Palermo, una ragazza decede in ospedale: vestiti intrisi di benzina, omicidio escluso

Rosita Ponti

Luglio 27, 2025

La Procura dei Minori di Palermo ha avviato un’indagine riguardante la tragica morte di una ragazzina di undici anni. Il 3 gennaio 2025, la giovane è giunta all’ospedale Buccheri La Ferla con i vestiti intrisi di benzina e segni di violenza sul collo, accompagnata dai familiari. Le sue condizioni erano critiche e, purtroppo, è deceduta poco dopo il ricovero. Gli inquirenti hanno disposto un’autopsia per chiarire le cause del decesso, ma al momento l’ipotesi di omicidio sembra essere esclusa. L’esame autoptico si svolgerà presso l’istituto di medicina legale del Policlinico. Il fascicolo aperto dalla Procura fa riferimento a atti non costituenti reato.

La ragazza soffriva di crisi epilettiche

Le indagini hanno già portato all’ascolto della madre, una donna di 31 anni con altri quattro figli minorenni, e del compagno, entrambi residenti in una zona semiperiferica di Palermo. In passato, la ragazzina era stata ricoverata più volte presso l’ospedale dei Bambini a causa di crisi epilettiche resistenti ai farmaci. La giovane presentava anche una paralisi e una grave encefalite. Il padre è stato informato della situazione e si è precipitato in ospedale non appena appresa la notizia. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Palermo, che sta cercando di ricostruire i dettagli di quanto accaduto.

Sequestrata la casa e rinvenuta una bottiglia di benzina

L’autopsia sarà fondamentale per determinare le cause della morte della ragazzina. Nel frattempo, la casa in cui viveva la giovane, una palazzina di un piano, è stata posta sotto sequestro. I vicini non si sono accorti di nulla di anomalo, né della corsa in ospedale della madre, che potrebbe aver ingerito della benzina. Durante le operazioni di polizia, è stata rinvenuta e sequestrata una bottiglietta di benzina all’interno dell’appartamento, un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini in corso.

I fratelli trasferiti in una casa famiglia

Oltre a interrogare i familiari, la polizia e il pubblico ministero hanno sentito anche i vicini della famiglia. In attesa di ulteriori accertamenti, la Procura dei Minori ha deciso di trasferire gli altri figli della donna in una casa famiglia per garantire la loro sicurezza. La situazione è delicata e ogni passo viene monitorato con attenzione per garantire il benessere dei minori coinvolti.

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