Audio compromettenti di Raoul Bova: sotto inchiesta un amico della modella

Veronica Robinson

Luglio 28, 2025

Raoul Bova, noto attore italiano, si trova coinvolto in una vicenda di estorsione che ha attirato l’attenzione dei media e delle autorità. Secondo quanto riportato da Repubblica, l’attore sarebbe stato vittima di un ricatto legato a dei messaggi audio privati scambiati con la modella 23enne Martina Ceretti. La situazione, che inizialmente sembrava confinata al gossip, ha preso una piega legale con l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Roma.

L’inchiesta della procura di roma

La Procura di Roma ha avviato un’inchiesta per tentata estorsione. Gli inquirenti hanno già identificato un indagato, un pr milanese, amico di Martina Ceretti. Si sospetta che quest’ultimo abbia ricevuto i messaggi audio riservati dall’attore e che successivamente abbia contattato Bova per informarlo del potenziale rilascio di tali contenuti, insinuando una richiesta. Il cellulare di Ceretti è stato posto sotto sequestro come parte delle indagini.

La dinamica dei fatti

Il caso ha avuto inizio alcune settimane fa, quando Raoul Bova ha ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto. Il mittente avvisava l’attore che alcune conversazioni intime, destinate a Martina Ceretti, avrebbero potuto essere diffuse, arrecandogli danno. Sebbene non fosse stata avanzata una richiesta di denaro, il messaggio era inequivocabile. Bova ha scelto di non rispondere. Pochi giorni dopo, il 21 luglio, Fabrizio Corona ha divulgato i contenuti delle chat nel suo podcast “Falsissimo”. Questo ha spinto la Procura ad avviare un’inchiesta, affidando le indagini alla polizia postale sotto la direzione del pm Eliana Dolce.

Le ripercussioni sulla vita privata di bova

Questa situazione ha ripercussioni significative sulla vita privata di Raoul Bova e della sua compagna, Rocio Munoz Morales. Recentemente, l’avvocato dell’attore, David Leggi, ha dichiarato che Bova e Munoz Morales, pur non essendo mai stati sposati, sono separati di fatto da tempo e si alternano nella cura delle loro due figlie. Leggi ha sottolineato che la coppia è in attesa di indicazioni da parte di Rocio per formalizzare la loro separazione in tribunale. Ha inoltre affermato che sono in corso accertamenti da parte della magistratura riguardo al materiale illecito diffuso online.

La posizione di rocio munoz morales

In risposta alle dichiarazioni del legale di Bova, l’avvocato di Rocio Munoz Morales, Antonio Conte, ha negato le affermazioni riguardanti la separazione. Conte ha chiarito che non esiste alcun accordo tra le parti e che la sua cliente ha appreso delle recenti vicende tramite i media. Rocio ha espresso il desiderio di proteggere le proprie bambine da questa situazione mediatica dolorosa. Bova e Munoz Morales sono genitori di Luna, nata nel 2015, e Alma, del 2018.

Rischi di sanzioni per violazione della privacy

Il caso ha attirato anche l’attenzione dell’Ufficio Garante della Privacy, che ha avvertito riguardo al rischio di maxi-sanzioni per la pubblicazione di colloqui privati. Guido Scorza, membro del Garante, ha spiegato che chi subisce un illecito di privacy può rivolgersi al giudice penale o al Garante stesso. In caso di violazione, il Garante può applicare sanzioni pecuniarie significative, che variano in base al fatturato dell’ente coinvolto. Scorza ha sottolineato che l’attività del Garante si basa principalmente su istanze di parte, e che non sempre è possibile controllare la diffusione di contenuti illeciti.

Il caso di Raoul Bova non solo solleva questioni legali, ma mette anche in luce le problematiche legate alla privacy e alla diffusione non consensuale di contenuti privati, richiamando l’attenzione su un tema sempre più attuale nella società contemporanea.

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