Il 29 luglio 2025, Lucilla Boschero, segretaria della Cisl Medici Lazio, ha lanciato un appello accorato per il settore sanitario della regione, evidenziando l’urgenza di un intervento decisivo per prevenire il deterioramento della sanità pubblica. Durante una conferenza stampa tenutasi a Roma, Boschero ha messo in evidenza come i cittadini, in particolare quelli delle zone periferiche, stiano subendo le conseguenze più gravi di una crisi in continua espansione. La sua dichiarazione è stata rilasciata in seguito alla decisione della Regione Lazio di abolire l’utilizzo dei “gettonisti” e di avviare nuovi concorsi pubblici per affrontare la carenza di medici e dirigenti nelle ASL.
La situazione attuale della sanità pubblica
Boschero ha espresso il proprio sostegno alla decisione della Regione Lazio, ma ha anche manifestato preoccupazione per il fatto che, nonostante l’emissione di nuovi bandi, diversi reparti continuano a rimanere privi di personale. Secondo la segretaria, il numero di medici che si presenta ai concorsi è in calo, il che rappresenta un problema significativo per il sistema sanitario. La mancanza di personale è un tema centrale che affligge il servizio sanitario regionale, creando un quadro di difficoltà crescente.
Il fenomeno è attribuito a una diminuzione dell’attrattività del Servizio Sanitario Nazionale, con molti professionisti che scelgono di trasferirsi all’estero per beneficiare di retribuzioni più elevate e migliori condizioni lavorative. In particolare, Boschero ha sottolineato come la responsabilità per colpa grave possa influenzare negativamente la decisione di molti medici di rimanere nel settore pubblico, portando a un esodo di talenti verso paesi come la Polonia.
Le conseguenze dell’uso di medici a gettone
La crisi attuale è stata affrontata finora attraverso l’impiego di medici a gettone e contratti libero professionali (CLP), i quali, secondo Boschero, creano disparità all’interno della stessa professione. La segretaria ha affermato che è inaccettabile che due medici che operano nello stesso reparto possano avere condizioni contrattuali così diverse. I medici a gettone ricevono compensi significativamente superiori rispetto ai colleghi strutturati, senza dover affrontare gli stessi obblighi e responsabilità. Questa situazione porta a un sistema in cui i medici a gettone sono spesso chiamati solo per coprire turni, senza un reale impegno nella cura dei pazienti.
La disparità di trattamento tra i medici può avere ripercussioni negative sulla qualità dell’assistenza sanitaria e sull’armonia all’interno dei reparti. La situazione attuale richiede un’analisi approfondita e un intervento mirato per riportare equilibrio e giustizia all’interno del settore.
Proposte per un cambiamento significativo
Boschero ha esortato a non rimanere in attesa di un cambiamento, ma a intraprendere azioni concrete. Ha proposto di rivedere le regole di ingaggio affinché siano uniformi per tutti i medici, garantendo che chi svolge lo stesso lavoro goda dei medesimi diritti e doveri. La segretaria ha suggerito di ridistribuire parte delle risorse attualmente destinate ai gettonisti verso il personale strutturato, per valorizzare economicamente e professionalmente i medici che operano all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.
In aggiunta, ha evidenziato l’importanza di una riorganizzazione radicale dell’assistenza sanitaria, specialmente nelle aree periferiche, dove la mancanza di medici è diventata un’emergenza. Misure coraggiose e strutturali sono necessarie per ripristinare dignità e stabilità nella professione medica, garantendo un servizio di qualità ai cittadini e un ambiente di lavoro più equo per i professionisti del settore.