Il governo dei Paesi Bassi ha preso una posizione netta nei confronti di Israele, annunciando una serie di misure restrittive in risposta alla situazione attuale nella Striscia di Gaza, considerata “intollerabile e ingiustificata”. Il ministro degli Esteri olandese, Kaspar Veldkamp, ha comunicato che due membri del governo israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, non potranno più entrare nel territorio olandese.
Le autorità olandesi accusano i due ministri di aver incitato alla violenza contro i palestinesi e di aver sostenuto l’espansione degli insediamenti ebraici nei territori occupati. Inoltre, sono stati accusati di promuovere la “pulizia etnica” nella Striscia di Gaza, portando così alla loro designazione come “persone non grate” nei Paesi Bassi.
Restrizioni sulle esportazioni di armi
Oltre al divieto di ingresso, il governo olandese ha deciso di implementare restrizioni più severe alle esportazioni di armi verso Israele. Alcuni contratti già esistenti saranno riesaminati in considerazione della situazione attuale, mentre la possibilità di stipulare nuovi contratti è stata categoricamente esclusa.
Supporto umanitario per Gaza
Parallelamente, i Paesi Bassi hanno pianificato un incremento del loro supporto umanitario per Gaza, con un contributo aggiuntivo di 1,5 milioni di euro destinato ai servizi delle Nazioni Unite e 3 milioni di euro alla Croce Rossa. Questa iniziativa evidenzia l’impegno del governo olandese nel fornire assistenza a una regione in crisi.
Decisioni prese in riunione di emergenza
Le misure sono state approvate durante una riunione di emergenza tenutasi lunedì, alla quale hanno partecipato il primo ministro Dick Schoff, il ministro Veldkamp, il ministro della Difesa Ruben Brekelmans e i vice primi ministri. Al termine dell’incontro, Schoff ha dichiarato che i Paesi Bassi sono pronti a sostenere la proposta dell’Unione Europea di limitare la partecipazione di Israele al programma Horizon, qualora si stabilisca che il Paese non stia rispettando gli impegni riguardanti l’accesso agli aiuti umanitari a Gaza.
Il primo ministro ha sottolineato l’intenzione dei Paesi Bassi di esercitare pressione affinché vengano adottate ulteriori misure a livello europeo, in particolare nel settore commerciale.
Reazione da parte di Israele
Dopo l’annuncio delle misure, il presidente israeliano Isaac Herzog è stato informato telefonicamente da Schoff. In risposta, Herzog ha espresso il suo disappunto, definendo le decisioni olandesi un “enorme errore”, soprattutto considerando i “continui e migliorati sforzi umanitari di Israele”.
Questa situazione segna un ulteriore passo nella crescente tensione tra i Paesi Bassi e Israele, evidenziando le complessità delle relazioni internazionali in un contesto di crisi umanitaria.
