West Nile: origine del nome, sintomi e modalità di trasmissione del virus

Veronica Robinson

Luglio 29, 2025

La malattia di West Nile, nota anche come West Nile Disease (WND), è provocata da un virus a RNA della famiglia Flaviviridae, specificamente del genere Flavivirus, identificato come West Nile Virus (WNV). Questa patologia si diffonde principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex, colpendo sia gli esseri umani che gli animali.

Origine del nome West Nile

Il virus è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, precisamente da un campione di sangue di una donna affetta da febbre, proveniente dal distretto di West Nile, da cui deriva il nome della malattia. Nel corso degli anni, la diffusione del virus si è estesa a diverse regioni del mondo, includendo Africa, Medio Oriente, Nord e Sud America, Asia Occidentale ed Europa, dove sono stati registrati i primi casi a partire dal 1958.

Modalità di trasmissione

Un volantino informativo, diffuso dalla Regione Campania, ha evidenziato le misure preventive contro il virus del Nilo occidentale, che sta destando preoccupazione in Italia. Il documento chiarisce che la West Nile Disease (WND) è causata da un virus presente negli uccelli selvatici, che può essere trasmesso agli esseri umani tramite la puntura di zanzare. È importante sottolineare che, sebbene l’uomo possa contrarre il virus, non è in grado di trasmetterlo ad altre persone.

Sintomi della malattia

Secondo quanto riportato nel volantino della Regione Campania, nell’80% dei casi, non si manifestano sintomi. Tuttavia, nel restante 20%, possono comparire segni simili a quelli di una malattia influenzale, tra cui febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e eruzioni cutanee. In meno dell’1% dei casi, si possono verificare sintomi neurologici gravi, come encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida, che si manifestano nello 0,6% dei casi.

Prevenzione della diffusione del virus

Per prevenire la diffusione del virus, è fondamentale seguire alcune indicazioni pratiche. Tra le forme di prevenzione suggerite, vi è l’importanza di coprire i contenitori per la raccolta dell’acqua piovana con coperchi ermetici o zanzariere. All’aperto, è consigliabile utilizzare repellenti per insetti e trattare tombini e pozzetti con prodotti larvicidi ogni due settimane. È essenziale schermare porte e finestre con zanzariere e rimuovere potenziali rifugi per uccelli infetti. Inoltre, mantenere pulite le grondaie e assicurarsi che non vi siano fonti di acqua stagnante è cruciale.

Infine, per chi avverte i sintomi menzionati, è consigliato contattare il proprio medico o pediatra. In caso di rinvenimento di uccelli morti, è opportuno contattare il numero della protezione civile regionale 800232525 per segnalare l’accaduto.

×