Il 25 gennaio 2025, durante l’udienza generale, Papa Leone XIV ha espresso preoccupazione per l’impatto dei social media sulla società contemporanea. Il pontefice ha descritto la condizione attuale come una vera e propria “bulimia” di connessioni, caratterizzata da un’eccessiva esposizione a immagini e messaggi, talvolta fuorvianti. “Siamo travolti da una tempesta di emozioni contraddittorie“, ha dichiarato il Papa, sottolineando la necessità di una comunicazione più sincera e prudente. Ha invitato i fedeli a pregare per coloro che sono stati feriti dalle parole altrui, evidenziando l’importanza di un dialogo rispettoso e costruttivo.
La necessità di una comunicazione autentica
Il Papa ha messo in evidenza che, nonostante l’abbondanza di comunicazione disponibile, molti individui si sentono sempre più isolati e incompresi. “Oggi, molte persone si isolano nella loro disperazione“, ha affermato, riconoscendo come questo fenomeno possa derivare da esperienze di dolore e incomprensione nelle interazioni quotidiane. Ha esortato i presenti a cercare momenti di intimità con Gesù, che permette di superare le difficoltà personali e di ascoltare gli altri con maggiore empatia. La comunicazione, secondo Leone XIV, deve essere un mezzo per costruire ponti, piuttosto che creare divisioni.
Riflessioni sulle persecuzioni dei cristiani
In un altro passaggio del suo intervento, il Papa ha rinnovato il suo dolore per le persecuzioni subite dai cristiani nel mondo, citando il tragico attentato terroristico avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2024 a Komanda, nella Repubblica Democratica del Congo. Durante l’attacco, oltre quaranta cristiani sono stati uccisi mentre partecipavano a una veglia di preghiera. Il pontefice ha pregato per le vittime e i feriti, esortando le autorità locali e internazionali a impegnarsi per prevenire simili atti di violenza. “Affido le vittime all’amorevole misericordia di Dio“, ha concluso, richiamando l’attenzione sulla necessità di proteggere i diritti umani e la libertà religiosa.
L’importanza dello spirito di Helsinki
Al termine dell’udienza, Papa Leone XIV ha lanciato un appello per custodire lo spirito di Helsinki, sottolineando l’importanza del dialogo come strumento per risolvere i conflitti. Il pontefice ha ricordato che il 1 agosto 2025 si celebrerà il cinquantesimo anniversario della firma dell’atto finale di Helsinki, un evento che ha segnato un importante passo verso la cooperazione internazionale e la protezione dei diritti umani. “Oggi più che mai è indispensabile custodire lo spirito di Helsinki“, ha affermato, evidenziando il ruolo della diplomazia nel prevenire e risolvere le tensioni. La Santa Sede, attraverso la partecipazione dell’arcivescovo Agostino Casaroli, ha contribuito a promuovere gli impegni per la pace, sottolineando la necessità di un dialogo costante e di una cooperazione attiva tra le nazioni.