Nascono le ‘Pancreas Unit’: equipe multidisciplinari per cure accessibili

Rosita Ponti

Luglio 30, 2025

L’Italia ha recentemente compiuto un significativo passo avanti nella gestione dei pazienti affetti da patologie pancreatiche, sia di natura oncologica che benigna. Il Ministero della Salute ha dato il via libera a un documento nazionale che segna l’inizio dell’implementazione della rete di Pancreas Unit. Questi centri specializzati saranno interconnessi secondo un modello multidisciplinare, con l’obiettivo di migliorare gli esiti clinici e garantire un accesso equo alle cure in tutto il Paese.

Modello lombardo come esempio di successo

Un esempio di eccellenza è rappresentato dalla Regione Lombardia, che nel 2022 ha attivato una rete composta da 14 centri Hub e numerosi Spoke. Questa rete è stata organizzata seguendo criteri rigorosi, tra cui la multidisciplinarità, il rispetto di volumi minimi di attività, incontri clinici strutturati del team multidisciplinare, la presenza di case manager dedicati e la formazione continua del personale. Inoltre, sono state implementate piattaforme digitali per il monitoraggio degli indicatori di qualità.

Questo modello lombardo è diventato il punto di riferimento per la Cabina di regia ministeriale, che mira a creare una rete nazionale di Pancreas Unit. L’intento è di ridurre la mobilità sanitaria e garantire equità nell’accesso alle cure su tutto il territorio. “Una rete ad alta specializzazione, connessa con il territorio, è l’unico modo per garantire cure tempestive, appropriate e vicine al paziente”, ha affermato Silvia Carrara, presidente dell’Associazione Italiana Studio Pancreas (Aisp). Luca Frulloni, presidente della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (Sige), ha sottolineato che “questo modello fonda la sua forza sull’integrazione reale tra specialisti: gastroenterologi, endoscopisti, chirurghi, oncologi, radiologi, patologi, nutrizionisti e palliativisti”.

Priorità per l’operatività della rete

Per rendere operativa la rete di Pancreas Unit, le associazioni Aisp e Sige hanno delineato alcune priorità fondamentali. Tra queste, si evidenzia la necessità di investire nella formazione di nuovi specialisti e di attivare e finanziare registri clinici nazionali per la raccolta di dati real-world. È inoltre cruciale adeguare i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), includendo procedure endoscopiche e radiologiche avanzate attualmente non rimborsate. Infine, è fondamentale sostenere la ricerca multicentrica, attraverso reti coordinate e piattaforme condivise.

Le due associazioni si sono impegnate a supportare questo percorso attraverso attività di formazione, advocacy istituzionale, aggiornamento scientifico e un forte legame con le associazioni dei pazienti. Attraverso queste azioni, si punta a garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile per tutti i pazienti affetti da patologie pancreatiche in Italia.

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