Regina Elena: uno studio evidenzia l’importanza dei dati real world nella cura del tumore al seno

Veronica Robinson

Luglio 30, 2025

Oltre 750 pazienti coinvolti in uno studio multicentrico che abbraccia otto Paesi europei, con l’obiettivo di migliorare i trattamenti per le forme più aggressive del carcinoma mammario. Questa iniziativa è stata recentemente pubblicata sulla rivista ESMO Real World Data and Digital Oncology, un’importante risorsa per l’oncologia basata su dati reali e strumenti digitali. La ricerca è stata coordinata da esperti dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IFO) e si concentra sull’impatto del farmaco paclitaxel, utilizzato nella chemioterapia neoadiuvante.

Studio multicentrico e metodologia

Lo studio ha analizzato i dati reali di oltre 750 pazienti affette da carcinoma mammario in fase precoce, trattate in otto centri oncologici in sette Paesi europei e nel Regno Unito, tutti parte del consorzio DigiCore. L’aspetto centrale della ricerca è stato l’effetto dell’intensità della dose di paclitaxel, un farmaco fondamentale nella terapia neoadiuvante. I risultati hanno mostrato che, nel caso di tumori triplo negativi, una riduzione significativa della dose di paclitaxel è correlata a un minore tasso di risposta patologica completa, aumentando così il rischio di recidiva. Questa correlazione non è stata riscontrata nelle pazienti con tumore HER2-positivo.

Collaborazione e innovazione

La ricerca ha avuto anche un’importante valenza formativa e innovativa, offrendo a giovani ricercatori l’opportunità di collaborare all’interno di una rete europea. L’uso di tecniche avanzate di machine learning ha permesso di estrarre informazioni clinicamente rilevanti da dati raccolti nella pratica clinica quotidiana, superando i limiti dei trial randomizzati. Eriseld Krasniqi, oncologo dell’IRE e co-coordinatore dello studio, ha sottolineato come l’integrazione delle competenze di oncologi e data scientist abbia mostrato come la digitalizzazione possa migliorare l’analisi dei dati reali, portando a evidenze cliniche immediatamente applicabili.

Prospettive future e importanza dei dati reali

Il progetto continua a espandersi, includendo pazienti più recenti, anche quelli trattati con l’associazione dell’immunoterapia. Patrizia Vici ha evidenziato l’importanza di comprendere come, in questi nuovi contesti, il ruolo della chemioterapia possa evolversi, come già osservato nei tumori HER2-positivi, che vengono trattati in combinazione con anticorpi monoclonali. Giovanni Blandino, Direttore Scientifico f.f. dell’IRE, ha affermato che i dati reali rappresentano una risorsa fondamentale, poiché riflettono la realtà clinica di oltre il 90% dei pazienti oncologici non inclusi nei trial randomizzati. Questo studio è il risultato di una robusta infrastruttura digitale e di un modello collaborativo che l’Istituto sta promuovendo per rendere i dati interoperabili e utilizzabili in studi futuri, anche attraverso modelli di federated learning.

Impegno costante nella lotta contro il carcinoma mammario

Livio De Angelis, direttore generale dell’IFO, ha espresso orgoglio per il lavoro svolto dai suoi oncologi e ricercatori, sottolineando l’impegno costante nella cura dei tumori, in particolare del carcinoma mammario, uno dei più diffusi tra le donne. Presto, l’IFO attiverà una nuova unità operativa complessa di oncologia senologica, un passo ulteriore per potenziare l’assistenza e la ricerca in questo ambito cruciale.

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