Russia, Mollicone (FDI): “Liste di proscrizioni inaccettabili. Solidarietà a Mattarella, Tajani e Crosetto”

Veronica Robinson

Luglio 30, 2025

La recente decisione del Ministero degli Esteri Russo di inserire il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e i ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto in una lista di persone accusate di russofobia ha suscitato forti reazioni in Italia. Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e membro del gruppo interparlamentare Italia-Usa, ha espresso la sua solidarietà ai leader italiani, sottolineando l’importanza della posizione dell’Italia nel contesto geopolitico attuale.

Le dichiarazioni di Mollicone

Il 15 marzo 2025, Mollicone ha dichiarato che l’Italia non ha mai messo in discussione la cultura e il popolo russo, legati da un’antica amicizia con il Paese. Tuttavia, ha evidenziato che le critiche alle scelte geopolitiche del Presidente Vladimir Putin non devono essere confuse con un attacco alla Russia stessa. Secondo il deputato, la creazione di queste liste di proscrizione rappresenta un passo preoccupante, che mette in discussione i valori democratici e la libertà di espressione.

Il ruolo dell’Italia nella comunità internazionale

Mollicone ha ricordato che l’Italia è una nazione sovrana, fondatrice dell’Unione Europea e della NATO, e ha il diritto di opporsi alle ambizioni espansionistiche della Russia. Ha messo in evidenza come le azioni di Mosca, comprese le forme di guerra ibrida nei Paesi dell’Est Europa, richiedano una risposta ferma e unita da parte della comunità internazionale. La posizione dell’Italia, secondo il deputato, è legittima e necessaria per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione.

Importanza del dialogo e della riflessione

In questo contesto, Mollicone ha ribadito l’importanza di mantenere aperti i canali di dialogo, pur non rinunciando ai principi fondamentali di sovranità e rispetto reciproco tra le nazioni. La situazione attuale richiede una riflessione profonda e un’azione concertata da parte dei leader europei per affrontare le sfide poste dalla Russia.

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