Sisma di magnitudo 8,8 colpisce l’estremo oriente russo, allerta tsunami e evacuazione della centrale di Fukushima

Veronica Robinson

Luglio 30, 2025

La notizia del terremoto che ha colpito la penisola della Kamchatka, nell’estremo oriente russo, ha già suscitato preoccupazione a livello globale. Con una magnitudo di 8,8, questo evento sismico, avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 gennaio 2025, ha innescato allerte tsunami in diverse aree del Pacifico, portando a evacuazioni e a un’intensa mobilitazione delle autorità. Le coste del Giappone, dell’Ecuador e del Perù sono state messe in allerta, anche se al momento non si segnalano danni significativi.

Dettagli del terremoto e conseguenze immediate

L’U.S. Geological Survey ha confermato che il terremoto ha avuto un’epicentro a circa 125 km a est-sudest di Petropavlovsk-Kamchatsky, una città con circa 165.000 abitanti situata lungo la baia di Avacha. La profondità della scossa è stata registrata a 19,3 km, rendendola superficiale e quindi più percepibile. Dopo il sisma, un’onda di tsunami ha colpito le coste delle isole Curili e l’isola di Hokkaido in Giappone. Qui, l’agenzia meteorologica ha rilevato una prima onda di circa 30 centimetri a Nemuro, senza però causare danni significativi.

In Giappone, la Tepco, la società di gestione della centrale nucleare di Fukushima, ha evacuato il personale, assicurando che non ci sono anomalie nel sito, che nel 2011 era stato duramente colpito da un altro tsunami. Le autorità giapponesi stanno monitorando attentamente la situazione, mentre i residenti di Hokkaido si sono mostrati cauti ma tranquilli.

Reazioni in Russia e nelle Hawaii

In Russia, la prima onda di tsunami ha raggiunto la zona costiera di Severo-Kurilsk, un importante insediamento delle isole Curili. Il governatore locale, Valery Limarenko, ha rassicurato la popolazione, dichiarando che i residenti sono stati messi al sicuro su terreni più elevati. Tuttavia, la situazione ha portato a scene di panico, con molte persone che sono uscite in strada in fretta, causando disagi e interruzioni di corrente a Petropavlovsk-Kamčatskij.

Nel frattempo, il governatore delle Hawaii, Josh Green, ha dichiarato lo stato di emergenza, avvertendo la popolazione del possibile arrivo di onde di tsunami. Le autorità locali hanno esortato i residenti delle zone costiere a evacuare immediatamente verso l’entroterra. Green ha sottolineato l’urgenza della situazione, affermando che si prevedono inondazioni significative su tutte le isole. Le sirene di allerta hanno iniziato a suonare, mentre il processo di evacuazione ha creato ingorghi nelle strade.

Impatto e misure di sicurezza

Sebbene non siano stati segnalati feriti gravi, il governatore della Kamchatka, Vladimir Solodov, ha confermato che un asilo è stato danneggiato a causa del terremoto. Le autorità hanno emesso ordini di evacuazione per Severo-Kurilsk, una cittadina con circa 2.500 abitanti, che in passato era già stata colpita da un maremoto nel 1952. La situazione è monitorata costantemente, e i residenti sono stati avvisati di rimanere in luoghi sicuri fino a quando non sarà dichiarata la fine della minaccia.

Il sistema di allerta tsunami degli Stati Uniti ha emesso avvisi di onde potenzialmente pericolose lungo le coste di Russia e Giappone, con previsioni di onde alte fino a tre metri che potrebbero raggiungere anche l’Ecuador, a migliaia di chilometri di distanza. Le autorità locali continuano a tenere sotto controllo la situazione, mentre la regione della Kamchatka rimane parte della cosiddetta “cintura di fuoco” del Pacifico, un’area nota per la sua attività sismica e vulcanica.

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