Un oggetto interstellare nei pressi del Sole: cometa o sonda extraterrestre?

Rosita Ponti

Luglio 30, 2025

Un oggetto proveniente da oltre i confini del sistema solare ha catturato l’attenzione della comunità scientifica. Il 1° luglio 2025, i telescopi del progetto ATLAS, situati in Cile, hanno scoperto 3I/ATLAS, che si configura come il terzo oggetto interstellare mai osservato nel nostro “vicinato” cosmico. Questo ritrovamento ha riacceso il dibattito sull’origine di tale corpo celeste, con posizioni contrastanti tra gli esperti.

Avi loeb e la sua teoria sull’origine artificiale

Avi Loeb, astrofisico dell’Università di Harvard, ha avanzato l’idea che le caratteristiche orbitali di 3I/ATLAS potrebbero suggerire un’origine artificiale. Secondo Loeb, la traiettoria dell’oggetto è sorprendentemente allineata con il piano orbitale dei pianeti, il che porta a considerare l’ipotesi di una sonda aliena in missione di esplorazione. Questa posizione ha sollevato un acceso dibattito, poiché Loeb ha una reputazione di scienziato che non teme di sfidare le convenzioni e di mettere in discussione le spiegazioni tradizionali.

Il suo approccio audace ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, ma ha anche suscitato critiche da parte di altri scienziati. La comunità scientifica si è divisa, con alcuni che sostengono le sue teorie e altri che le considerano infondate e irresponsabili. La questione centrale riguarda la necessità di prove concrete per supportare l’idea di un’origine extraterrestre, un aspetto che molti esperti ritengono fondamentale per mantenere l’integrità della ricerca scientifica.

La risposta della comunità scientifica

Karen Meech, astrobiologa dell’Università delle Hawaii, ha espresso scetticismo riguardo alle affermazioni di Loeb. Secondo Meech, 3I/ATLAS è semplicemente una cometa, la cui origine e comportamento possono essere spiegati attraverso fenomeni naturali ben noti. La sua posizione riflette un approccio più conservativo e scientifico, che si basa su osservazioni e dati già consolidati nel campo dell’astronomia.

La divergenza di opinioni tra Loeb e Meech mette in luce le tensioni esistenti nel campo della ricerca scientifica, dove l’innovazione e la speculazione devono confrontarsi con la necessità di prove solide. La scoperta di 3I/ATLAS è significativa non solo per il suo status di oggetto interstellare, ma anche per il modo in cui stimola il dibattito su questioni fondamentali riguardanti l’origine e la natura di ciò che ci circonda nell’universo.

La comunità scientifica continuerà a monitorare 3I/ATLAS, cercando di raccogliere dati che possano chiarire la sua vera natura. Mentre alcuni esperti si avventurano in teorie audaci, altri rimangono ancorati a spiegazioni più tradizionali, sottolineando l’importanza di un approccio rigoroso e basato su evidenze.

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