È scomparsa Adriana Asti, celebre attrice di teatro e cinema italiano

Rosita Ponti

Luglio 31, 2025

È venuta a mancare nella notte del 31 luglio 2025, a Roma, all’età di 94 anni, la celebre attrice Adriana Asti, una figura di spicco nel panorama del teatro e del cinema italiano. Nata a Milano il 30 aprile 1931, la sua carriera è stata costellata da collaborazioni con alcuni dei più illustri registi del XX secolo, tra cui Giorgio Strehler, Luchino Visconti, Bernardo Bertolucci e Luca Ronconi. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dal quotidiano Il Foglio.

Una carriera ricca di successi

Adriana Asti ha iniziato la sua carriera artistica nel 1948, quando ha esordito nel cortometraggio “Buio in sala“, diretto da Dino Risi. La sua prima apparizione a teatro risale al 1951, quando si è esibita nel “Miles gloriosus” di Plauto con la compagnia stabile di Bolzano. La sua interpretazione nel “Il crogiuolo” di Arthur Miller, sotto la direzione di Luchino Visconti, le ha garantito un primo grande successo. Visconti ha poi scelto di farla recitare in film iconici come “Rocco e i suoi fratelli“, dove ha interpretato il ruolo della ragazza della lavanderia, e “Ludwig“, dove ha vestito i panni di Lila Von Buliowski.

Nel 1961, ha collaborato con Pier Paolo Pasolini nel film “Accattone“, interpretando la prostituta Amore. Inoltre, ha recitato in “Prima della rivoluzione” (1964) di Bernardo Bertolucci, un’opera che ha segnato la sua carriera e il suo legame con il regista, che era anche suo primo marito. La versatilità di Adriana Asti le ha permesso di attraversare generi e stili, rendendola una delle attrici più rispettate e ammirate del suo tempo.

Un’attrice poliedrica tra cinema e teatro

La filmografia di Adriana Asti è vasta e variegata. Ha recitato in “Il fantasma della libertà” (1974) di Luis Bunuel e in “Nipoti miei diletti” (1974) di Franco Rossetti. La sua carriera cinematografica ha continuato a prosperare con opere come “Io, Caligola” e “Action“, entrambi diretti da Tinto Brass, fino a “La meglio gioventù” (2003) di Marco Tullio Giordana, che le ha fruttato il terzo Nastro d’argento e il Ciak d’oro. Ha anche preso parte a “Quando sei nato non puoi più nasconderti” (2005), consolidando ulteriormente il suo status di icona del cinema italiano.

In teatro, ha interpretato opere di grandi autori come George Bernard Shaw e Samuel Beckett, dimostrando una capacità di adattamento e una profondità interpretativa che l’hanno resa un’attrice di riferimento nel panorama teatrale italiano. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Siae nel 1990 e il Premio Eleonora Duse nel 1993. Nel 1999, ha scritto e interpretato “Alcool“, mostrando anche le sue capacità di drammaturga.

Un’eredità duratura

Adriana Asti ha continuato a lavorare fino a pochi anni fa, apparendo nel documentario “A.A. professione attrice” nel 2015, che ha messo in luce la sua straordinaria carriera. Nel 2023, ha partecipato a una puntata del programma televisivo “Le ragazze“, dove ha condiviso ricordi della sua infanzia e della sua ascesa nel mondo dello spettacolo. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell’arte, ma il suo talento e il suo contributo alla cultura italiana rimarranno per sempre impressi nella memoria collettiva.

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