Gaza, Antonio Tajani annuncia accoglienza di 50 palestinesi con 5 milioni di euro di spesa

Veronica Robinson

Luglio 31, 2025

Il conflitto in Medio Oriente continua a suscitare preoccupazioni internazionali. Il 31 luglio 2025, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha tenuto un punto stampa presso l’Unità di Crisi della Farnesina per annunciare le ultime misure adottate dall’Italia in risposta alla situazione critica a Gaza.

Le misure adottate dall’italia

Durante la conferenza, Tajani ha comunicato che il governo italiano ha deciso di accogliere 50 palestinesi provenienti da Gaza, con un arrivo previsto prima di Ferragosto. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio piano di assistenza umanitaria, volto a sostenere la popolazione civile colpita dal conflitto. Il vicepremier ha sottolineato l’importanza di questa decisione, evidenziando il ruolo dell’Italia come paese attivo nella promozione della pace e della stabilità nella regione.

In aggiunta, Tajani ha annunciato una spesa di 5 milioni di euro destinati all’acquisto di alimenti, che saranno distribuiti alla popolazione civile di Gaza. Questa iniziativa mira a fornire supporto immediato a coloro che stanno affrontando gravi difficoltà a causa della crisi. Il ministro ha anche rivelato che, nei prossimi giorni, attraverso un aereo dell’Aeronautica Militare, verranno inviati alimenti direttamente ai cittadini in difficoltà.

Il governo italiano si impegna a monitorare la situazione e a coordinarsi con le organizzazioni internazionali per garantire che l’assistenza raggiunga le persone che ne hanno più bisogno. Tajani ha evidenziato l’importanza della solidarietà e dell’umanità in un momento così critico, ribadendo che l’Italia continuerà a sostenere gli sforzi per alleviare la sofferenza della popolazione civile.

La Farnesina sta lavorando a stretto contatto con le autorità locali e le ONG per facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari. Questa operazione rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento dei legami tra l’Italia e la regione del Medio Oriente, nonché un chiaro segnale della volontà del governo italiano di contribuire attivamente alla risoluzione della crisi umanitaria in corso.

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