Venezia: insulti razzisti rivolti a una studentessa, offesa con “terrona maleducata”

Rosita Ponti

Luglio 31, 2025

Una giovane studentessa, attualmente residente a Venezia-Mestre, ha subito un sfratto inaspettato da un appartamento il 30 luglio 2025, accompagnato da insulti gravemente discriminatori. Un video diffuso sui social media documenta il momento in cui la proprietaria la costringe a lasciare l’abitazione, apostrofandola con frasi offensive come “terrone maleducato”. La situazione ha suscitato indignazione e reazioni da parte di associazioni studentesche e rappresentanti di categoria, accendendo un dibattito sulle discriminazioni nel settore degli affitti.

Cosa è successo a Mestre

Nel filmato, la studentessa appare mentre scende le scale del condominio, registrando l’acceso scambio di parole con la locatrice. La proprietaria la definisce “altezzosa, arrogante” e le urla: “Dove pensi di arrivare nella vita?”. Aggiunge poi: “Vattene via da casa mia, sei una terrona maleducata”. Il contratto d’affitto, che era valido fino al 30 luglio, è stato interrotto senza alcun preavviso, costringendo la giovane a cercare una nuova sistemazione in emergenza. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla legittimità delle azioni della proprietaria e sulla protezione dei diritti degli inquilini.

Le dichiarazioni della studentessa: “Mai subìto una cosa simile”

La ragazza, che ha scelto di rimanere anonima, ha condiviso la sua esperienza sui social media, raccontando: “Viaggio da sola da cinque anni, ho vissuto in più di 12 Paesi, non mi è mai successo di essere trattata così. Studio e lavoro da sola”. Le sue parole hanno suscitato solidarietà tra coetanei e attivisti, contribuendo a far circolare ulteriormente il video online. La reazione della comunità studentesca evidenzia l’importanza di affrontare le ingiustizie e di creare un ambiente più inclusivo per tutti gli studenti.

Le preoccupazioni degli universitari: “Non è un caso isolato”

Angelica Morresi, coordinatrice di Unione degli UniversitariUdu Venezia, ha dichiarato che quanto accaduto non rappresenta un episodio isolato. L’associazione ha ricevuto segnalazioni riguardanti pratiche discriminatorie nella selezione degli inquilini, in particolare nei confronti di studenti provenienti dal Sud Italia. Morresi ha sottolineato che un linguaggio del genere deve essere condannato, anche se utilizzato in un momento di rabbia. Ha inoltre evidenziato che risolvere un contratto senza preavviso, specialmente in presenza di affitti già pagati, è una pratica illegittima.

La posizione di Confedilizia: “Serve equilibrio, non accuse”

Giuliano Marchi, presidente di Confedilizia Venezia, ha riconosciuto la gravità dell’offesa subita dalla studentessa, ma ha esortato a evitare semplificazioni e tifoserie. Ha ricordato l’importanza di applicare la normativa nazionale sulle locazioni (Legge 431/1998) e di rispettare gli accordi territoriali tra il Comune, Ca’ Foscari e le associazioni di categoria, che stabiliscono contratti tipo e garanzie assicurative per i proprietari. Marchi ha affermato che, sebbene la situazione sia seria, non si deve generalizzare e che sono necessarie regole chiare per tutti.

Discriminazioni a Venezia: un fenomeno preoccupante

L’episodio ha rapidamente guadagnato visibilità sui social, grazie a pubblicazioni su Instagram e alla condivisione da parte di attivisti universitari e media digitali. Nonostante Venezia ospiti importanti atenei come Ca’ Foscari e IUAV, la discriminazione nei confronti di studenti meridionali sembra essere un problema ricorrente. Non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo: un medico, vittima di razzismo a causa delle sue origini, è stato insultato dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, mentre un gruppo di studenti in gita da Napoli è stato recentemente preso di mira con cori e insulti. Questi eventi sollevano interrogativi sull’inclusione e sul rispetto reciproco nel contesto universitario veneziano.

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