West Nile: allerta crescente con 10mila casi stimati, picco atteso dopo Ferragosto

Veronica Robinson

Luglio 31, 2025

Rimane alta l’attenzione per il virus West Nile, con i casi in Italia in costante aumento e un bilancio delle vittime che preoccupa. Secondo le stime attuali, si registrano almeno 10mila infezioni in tutto il Paese, molte delle quali asintomatiche, calcolate in base ai decessi segnalati nel 2025. Le previsioni indicano che il picco dei casi si manifesterà dopo Ferragosto. A destare preoccupazione è anche l’imprevedibilità di questo virus, trasmesso dalle comuni zanzare Culex.

I dati attuali

Fino ad ora, il numero di morti è arrivato a nove, di cui quattro in Campania. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati confermati 31 casi, con una concentrazione significativa tra Lazio e Campania. Negli ultimi giorni, le infezioni segnalate hanno subito un incremento, con due nuovi casi registrati in Lombardia: una donna di 38 anni a Milano e una di 66 a Pavia, quest’ultima attualmente ricoverata. In Campania si segnalano altri due casi positivi, uno dei quali è in gravi condizioni. A L’Aquila, sono in corso accertamenti su un caso sospetto.

Attività di donazione di sangue

Le autorità stanno focalizzando l’attenzione sulle donazioni di sangue nelle province dove è stata confermata la presenza del virus, implementando test specifici sulle sacche di sangue. In quelle aree dove il virus non è stato rilevato, i donatori che hanno soggiornato in zone a rischio devono astenersi dalla donazione per un periodo di 28 giorni se non è previsto il test. Nonostante la situazione, le istituzioni invitano alla calma. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha dichiarato che “non c’è emergenza”, pur esprimendo preoccupazione per l’incapacità di alcuni dirigenti del Ministero della Salute. Anche il direttore generale del Welfare della Regione Lombardia, Mario Melazzini, ha rassicurato, affermando che la situazione è “assolutamente sotto controllo”.

Imprevedibilità e sorveglianza

L’imprevedibilità nella diffusione del virus rende essenziale il monitoraggio e la sorveglianza. Federico Gobbi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e tropicali e Microbiologia dell’Irccs Ospedale Sacrocuore Don Calabria Negrar, ha avvertito che un aumento delle infezioni comporterebbe inevitabilmente un incremento dei casi gravi di neuro-encefalite e dei decessi. In risposta ai recenti focolai in diverse aree del Paese, la Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) ha attivato una rete di ospedali sentinella per monitorare il virus. Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, ha sottolineato l’affidabilità di questa struttura, che ha già dimostrato la sua efficacia durante la pandemia di Covid-19.

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