Testo unico sulla farmaceutica: Uap avanza cinque richieste prioritarie

Veronica Robinson

Agosto 1, 2025

Il 1° agosto 2025, l’Unione Ambulatori e Poliambulatori (Uap) ha espresso serie preoccupazioni riguardo a diverse problematiche emerse nel Testo Unico della legislazione farmaceutica, presentato dal Governo alla Camera dei Deputati il 31 luglio. Mariastella Giorlandino, presidente di Uap, ha sottolineato che le attuali tariffe sottocosto, i rimborsi sbilanciati e i conflitti di interesse necessitano di un intervento urgente.

Criticità nel sistema tariffario

L’associazione ha evidenziato come il D.M. del 25 novembre 2024 abbia stabilito tariffe massime nazionali per prestazioni sanitarie che risultano insufficienti a coprire i costi di erogazione. Ad esempio, per un Elettrocardiogramma (Ecg) il compenso riconosciuto è di soli 11,62 euro, a fronte dei 26 euro che le farmacie possono percepire per lo stesso servizio. Questa disparità, secondo Uap, compromette la qualità delle prestazioni e contribuisce all’aumento delle liste d’attesa. Inoltre, l’associazione ha messo in guardia sul fatto che tali tariffe potrebbero configurare un danno erariale, in conformità con l’articolo 1 della Legge 20/1994.

Rimborsi e parità di trattamento

Uap ha segnalato che i rimborsi destinati alle farmacie sono frequentemente superiori rispetto a quelli per le strutture accreditate, infrangendo il principio di parità di trattamento. Ad esempio, le farmacie ricevono 15 euro per un test glicemico, mentre alle strutture accreditate spettano solo 1 euro. Questi rimborsi, che vengono spesso erogati al di fuori del regime sperimentale ‘Farmacia dei servizi’, possono generare spese illegittime e compromettere l’equità del sistema sanitario.

Requisiti minimi e ambiguità

L’Unione ha anche segnalato l’assenza di requisiti minimi per le prestazioni strumentali fornite dalle farmacie, le quali vengono autorizzate senza rispettare le normative vigenti. Questa situazione porta a una confusione nei ruoli di prescrittore ed erogatore, contravvenendo alle disposizioni del Regio Decreto del 1934. La mancanza di chiarezza in questo ambito rappresenta un ulteriore ostacolo da superare per garantire un servizio sanitario di qualità.

Conflitti di interesse e richieste al Governo

Infine, Uap ha espresso preoccupazioni riguardo ai conflitti di interesse istituzionali, chiedendo una gestione più trasparente della riforma. L’associazione ha presentato cinque richieste urgenti al Governo e al Parlamento, tra cui l’allineamento tariffario tra farmacie e strutture accreditate, una revisione del nomenclatore per adeguare le tariffe ai costi reali e una moratoria sui rimborsi alle farmacie al di fuori della sperimentazione. Uap ha anche richiesto la pubblicazione, entro il 30 settembre 2025, di una rendicontazione dettagliata sui flussi finanziari e una vigilanza rafforzata sui conflitti d’interesse, evidenziando che il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha avuto partecipazioni in farmacie e cliniche private.

La presidenza di Uap ha concluso affermando che non è possibile parlare di efficienza e sostenibilità se si continua a pagare di più chi ha meno requisiti e troppo poco chi li rispetta.

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