Una vittima e tre dispersi durante l’operazione di salvataggio della nave Ong Nadir

Veronica Robinson

Agosto 1, 2025

Un’operazione di salvataggio in mare ha portato a un tragico bilancio di una vittima e tre dispersi. L’intervento è stato condotto dalla barca a vela Nadir, appartenente alla ONG tedesca Resqship. Durante le operazioni, i sopravvissuti hanno comunicato all’equipaggio che 15 migranti erano caduti in mare. La Nadir è riuscita a recuperare 12 persone, portando il totale dei migranti salvati a 36.

A bordo della barca

A bordo della barca, costruita in ferro, erano presenti anche nove donne, di cui due incinte, oltre a due neonati e due bambini. Molti dei salvati presentavano condizioni mediche gravi, tra cui ustioni chimiche e disidratazione. Una delle donne in gravidanza, che si trova al settimo mese, ha riferito di non sentire più i movimenti del feto da un giorno, secondo quanto dichiarato dalla ONG.

Partenza e soccorso

I migranti hanno raccontato di essere partiti da Sfax, in Tunisia, sei giorni prima del salvataggio. Già dal secondo giorno di navigazione, erano rimasti senza carburante. La segnalazione iniziale che ha attivato l’operazione di soccorso è stata effettuata dall’aereo Seabird 2 della Sea Watch. È importante notare che la Nadir aveva appena ripreso le sue attività operative dopo un fermo amministrativo durato 20 giorni.

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