La velocista statunitense Sha’Carri Richardson arrestata per aggressione al compagno

Veronica Robinson

Agosto 2, 2025

La campionessa del mondo in carica dei 100 metri, Sha’Carri Richardson, è stata arrestata lo scorso weekend per una presunta aggressione nei confronti del fidanzato, il velocista Christian Coleman. L’episodio è avvenuto presso l’aeroporto internazionale di Seattle-Tacoma, nello stato di Washington.

Dettagli dell’arresto

Secondo quanto riportato dal rapporto di polizia visionato da Associated Press, le accuse nei confronti di Richardson riguardano la violenza domestica di quarto grado. L’atleta è stata arrestata domenica 1° aprile 2025, presso il South Correctional Entity (Score) di Des Moines, e rilasciata il giorno successivo, lunedì, dopo le 13:00.

Partecipazione ai campionati americani

Durante la settimana, precisamente giovedì 3 aprile, Richardson ha partecipato alla gara di apertura dei 100 metri femminili ai campionati americani di atletica leggera che si stanno svolgendo a Eugene, in Oregon. In merito all’accaduto, la USA Track and Field ha dichiarato di essere a conoscenza delle segnalazioni, ma ha scelto di non commentare ulteriormente la questione.

Indagini e testimonianze

L’agente che ha redatto il rapporto non ha ricevuto risposta da parte dell’agente di Richardson, contattato via email per un commento. Come riportato nel documento, un agente di polizia dell’aeroporto è stato avvertito da un supervisore della Transportation Security Administration riguardo a un litigio tra Richardson e Coleman.

Descrizione dell’incidente

L’agente ha visionato le registrazioni delle telecamere di sicurezza e ha osservato Richardson allungare il braccio sinistro per afferrare lo zaino di Coleman, strappandolo via. Durante l’incidente, Richardson sembrava ostacolare Coleman, il quale tentava di passare accanto a lei. L’uomo è stato spinto contro un muro, mentre un rapporto successivo indica che Richardson avrebbe anche lanciato un oggetto, probabilmente delle cuffie, contro il compagno.

Posizione di Coleman

Nel rapporto, l’agente ha specificato che Coleman non desiderava continuare con le indagini e si è rifiutato di essere considerato una vittima.

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