Un caso di febbre di dengue è stato registrato a Brendola, un comune situato nel Vicentino, il 2 agosto 2025. La Direzione Prevenzione Sanità della Regione Veneto ha confermato la diagnosi di un uomo di 53 anni, il quale non presenta una storia di viaggi recenti in aree dove la malattia è endemica. Questo evento rappresenta un’anomalia, poiché tutti i casi precedenti di dengue in Veneto erano stati associati a viaggi in Paesi a rischio.
Informazioni sulla febbre di dengue
La febbre di dengue è una malattia virale trasmessa principalmente dalle zanzare del genere Aedes, che si trovano comunemente anche in Italia. I sintomi tipici includono febbre alta, dolori muscolari e articolari, e mal di testa. È importante notare che la trasmissione del virus non avviene tra esseri umani, ma solo attraverso la puntura di zanzare infette. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni tra le autorità sanitarie, poiché rappresenta un caso autoctono, un evento raro per la regione.
Misure di prevenzione e monitoraggio
La Regione Veneto ha intensificato le misure di monitoraggio e prevenzione per evitare la diffusione della malattia. Gli esperti raccomandano di adottare precauzioni per ridurre il rischio di punture di zanzare, come l’uso di repellenti e l’installazione di zanzariere. La popolazione è invitata a segnalare eventuali focolai di zanzare e a mantenere puliti gli spazi esterni per limitare i luoghi di riproduzione degli insetti.
Implicazioni per la salute pubblica
Il caso di Brendola rappresenta una sfida per le autorità sanitarie locali e pone l’accento sulla necessità di una vigilanza continua in merito alle malattie trasmesse da vettori. Con il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature, il rischio di diffusione di malattie come la dengue potrebbe aumentare, rendendo fondamentale la preparazione e la sensibilizzazione della comunità.