Trump dispiega due sottomarini nucleari in risposta a Mosca e all’escalation

Veronica Robinson

Agosto 2, 2025

Dopo il termine di dieci giorni dato alla **Russia** per raggiungere un **accordo di pace** con l’**Ucraina**, il 23 novembre 2024, il presidente statunitense **Donald Trump** ha comunicato l’invio di due **sottomarini nucleari** in “zone appropriate”, senza specificare la localizzazione. Questa decisione arriva in risposta alle recenti dichiarazioni di **Dmitry Medvedev**, ex presidente russo, che ha minacciato una potenziale **guerra** tra le due potenze nucleari.

Le reazioni di Trump e Medvedev

Il tycoon statunitense ha definito le affermazioni di **Medvedev** come “dichiarazioni idiote e incendiari”. In precedenza, **Trump** aveva già liquidato il politico russo come un “fallito”. Con il nuovo annuncio, il presidente americano ha sottolineato la necessità di prepararsi a un’eventuale **escalation**, nel caso in cui le parole di **Medvedev** si trasformassero in azioni concrete. La **tensione** tra le due nazioni ha raggiunto un nuovo picco, con **Trump** che ha chiarito la sua posizione di fronte a minacce percepite.

**Medvedev**, attualmente vicepresidente del **Consiglio di sicurezza russo**, ha risposto su **X**, affermando che ogni ultimatum da parte della **Casa Bianca** rappresenta un passo verso un **conflitto**. Ha avvertito **Trump** di ricordare i suoi film preferiti sugli zombie e ha fatto riferimento al sistema sovietico della “mano morta”, un meccanismo in grado di lanciare **missili nucleari** in caso di attacco alla leadership russa. Questa escalation verbale ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale, con esperti che temono un possibile deterioramento della situazione.

Le sanzioni e la posizione di Mosca

Il 23 novembre 2024, **Trump** ha confermato che, se la **Russia** non rispetterà l’ultimatum, gli **Stati Uniti** imposteranno **sanzioni economiche**. Tuttavia, ha espresso dubbi sull’efficacia di tali misure. Poche ore dopo, il presidente russo **Vladimir Putin** ha ribadito che le condizioni per un accordo di pace con l’**Ucraina** rimangono invariate, richiedendo il riconoscimento della **Crimea** e delle quattro regioni occupate, oltre a un impegno di **Kiev** verso la neutralità.

Durante un incontro informale con il presidente bielorusso **Alexander Lukashenko**, tenutosi sul lago **Ladoga**, **Putin** ha lasciato intendere che non intende ritirarsi dalle sue posizioni. Ha dichiarato che le sue truppe sono attualmente in fase offensiva su tutto il fronte, evidenziando la determinazione della **Russia** a mantenere il controllo delle aree occupate.

Le prospettive di pace e le reazioni ucraine

**Putin** ha accennato a una possibile apertura per una “pace durevole” che garantisca la sicurezza sia per la **Russia** che per l’**Ucraina**. Ha anche menzionato che i negoziatori ucraini, durante i colloqui di **Istanbul**, avevano mostrato un certo interesse per discutere di questo tema nell’ambito di una sicurezza europea complessiva. A **Kiev**, il presidente **Volodymyr Zelensky** ha colto l’opportunità, dichiarando che l’**Ucraina** è pronta a incontrare la **Russia** a livello di leadership per discutere la fine del conflitto.

Tuttavia, è noto che **Mosca** ha già affermato che qualsiasi incontro al vertice sarà possibile solo per finalizzare un accordo, non per avviare nuove discussioni. La situazione rimane tesa, con la comunità internazionale che attende sviluppi significativi.

Le dichiarazioni di Putin e la situazione in Ucraina

Il leader russo ha risposto alle richieste di **Zelensky** di un “cambio di regime” a **Mosca**, sottolineando che il governo russo è legittimo, essendo stato formato secondo la **Costituzione**, contrariamente a quanto avvenuto in **Ucraina**. Ha anche criticato l’**Unione Europea**, avvertendo che la perdita di sovranità politica potrebbe comportare danni economici significativi.

Nel frattempo, a **Kiev**, il 23 novembre 2024, è stata osservata una giornata di lutto per le vittime dei recenti raid russi, con un bilancio di 31 morti e 159 feriti. La **Germania** ha annunciato l’imminente fornitura di due batterie antimissile **Patriot** all’**Ucraina** come parte del sostegno militare, un passo significativo nella continua assistenza occidentale al paese.

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