Wadephul ha descritto la situazione nella Striscia di Gaza come “insostenibile”. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante un’intervista con l’emittente pubblica tedesca ARD, dove ha espresso preoccupazione per il crescente isolamento diplomatico di Israele a causa della crisi in corso. Secondo il ministro degli Esteri tedesco, la situazione deve migliorare rapidamente per garantire il benessere della popolazione gazese. “Il mondo intero sta osservando, e questo rischia di mettere Israele in una posizione sempre più difficile”, ha affermato Wadephul.
Il ministro ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco e di un accordo per il rilascio degli ostaggi durante la sua visita in Israele, avvenuta venerdì. Ha sottolineato che la Germania non può rimanere indifferente di fronte alla crescente tensione internazionale, che ha portato Israele a sentirsi sempre più isolato. Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha espresso la sua attesa per un rapporto dettagliato da parte di Wadephul riguardo alla sua visita, evidenziando l’urgenza di risolvere la situazione.
Incontri positivi sulla sicurezza alimentare a Gaza
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che l’inviato speciale in Medio Oriente, Steve Witkoff, ha avuto incontri fruttuosi riguardo ai rifornimenti alimentari nella Striscia di Gaza. Trump ha descritto questi incontri come “molto positivi”, sottolineando l’importanza di garantire l’alimentazione alla popolazione gazese. Le conversazioni hanno avuto luogo prima che Trump si recasse nel suo stato natale, il New Jersey, e il presidente ha promesso ulteriori dettagli sugli sviluppi futuri.
Il 56% degli israeliani teme di non poter viaggiare a causa dell’antisemitismo
Un sondaggio condotto da Channel 12 ha rivelato che il 56% degli israeliani ha paura di viaggiare all’estero a causa delle crescenti critiche internazionali nei confronti di Israele, mentre il conflitto a Gaza continua. Al contrario, il 40% degli intervistati non condivide tali timori. Questo dato evidenzia un clima di crescente preoccupazione tra la popolazione israeliana riguardo alla percezione globale del loro paese.
Le Nazioni Unite si dissociano dagli Stati Uniti sulle sanzioni ai leader palestinesi
Le Nazioni Unite hanno preso le distanze dalle recenti sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro i leader dell’Autorità Palestinese e dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, accusati di sostenere il terrorismo. Farhan Haq, portavoce dell’Onu, ha dichiarato che l’Autorità Palestinese è riconosciuta come rappresentante del popolo palestinese e che le osservazioni degli Stati Uniti non riflettono la realtà.
Tajani: necessità di riunificare la Palestina
Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri italiano, ha espresso il suo sostegno alla creazione di uno Stato palestinese. Durante un’intervista al Magna Graecia Film Festival di Soverato, in Calabria, ha affermato che è fondamentale lavorare per la riunificazione della Palestina, che attualmente comprende la Cisgiordania e Gaza, controllata da Hamas. Tajani ha sottolineato che l’Italia è pronta a contribuire a questo processo, anche attraverso l’invio di militari sotto l’egida delle Nazioni Unite per facilitare la riunificazione e la creazione di uno Stato palestinese riconosciuto da Israele.