Allarme rossetti “residui cancerogeni”: quale sono i rossetti più sicuri (e quelli da evitare): la lista completa

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Allarme rossetti: sostanze tossiche trovate in prodotti di uso quotidiano - www.rcovid19.it

Lorenzo Fogli

Agosto 3, 2025

Un test di laboratorio ha rilevato la presenza di residui potenzialmente cancerogeni in alcuni rossetti in vendita in Italia. Ecco quali sono i marchi coinvolti e cosa sapere per proteggersi.

I rossetti sono tra i cosmetici più utilizzati, ma anche tra i più ingeriti, perché si applicano sulle labbra più volte al giorno. È per questo che l’indagine condotta da Altroconsumo sui principali brand in commercio nel 2020 continua a far discutere. I test hanno rivelato che cinque rossetti su quattordici contengono residui di oli minerali noti come Mosh e Moah, sostanze che se ingerite, anche in piccole quantità, possono essere cancerogene. La scoperta ha sollevato dubbi sulla sicurezza di alcuni prodotti venduti anche da marchi noti.

Cosa sono i Mosh e i Moah e in quali rossetti sono stati trovati

I Mosh (Mineral Oil Saturated Hydrocarbons) e i Moah (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons) sono sottoprodotti della raffinazione del petrolio e possono essere presenti in cosmetici contenenti paraffine e petrolati. In etichetta si trovano spesso con i nomi “paraffinum liquidum”, “paraffin”, “cera microcristallina”, “petrolatum”. La legge ne consente l’uso, a patto che vengano purificati correttamente. In caso contrario, restano nel prodotto residui tossici.

Nel dettaglio, Altroconsumo ha individuato tracce di queste sostanze in cinque rossetti:

  • Kiko (8,99 €)

  • Mac (19,99 €)

  • Nyx (8,90 €)

  • Too Faced (23,90 €)

  • Avril (6 €)

Tutti risultano contenere Mosh e Moah in quantità non trascurabili. Eppure il problema non riguarda solo i marchi low cost: anche prodotti di fascia media o alta sono finiti tra i bocciati. Il rischio, secondo l’associazione, è legato alla possibile ingestione ripetuta nel tempo.

La buona notizia è che nessuno dei campioni testati supera i limiti legali per i metalli pesanti come piombo, cadmio, arsenico e mercurio, anche se nel caso del rossetto Boho Green sono stati rilevati valori più alti della media (pur restando nei limiti).

I rossetti promossi e cosa dice il settore cosmetico

Tra i rossetti promossi da Altroconsumo, i migliori per qualità e sicurezza sono risultati quelli di Chanel e Dior, venduti a 34 e 37 euro. Seguono Dr Hauschka (22,50 €), Purobio (11,90 €), Santé (12,40 €) e So’Bio Etic (8,90 €). Questi prodotti non contengono oli minerali o li utilizzano in forme altamente purificate.

Anche Chanel, Dior, Bourjois e L’Oréal fanno uso di derivati del petrolio, ma nei loro rossetti non sono stati rilevati Mosh o Moah, segno che le sostanze sono state adeguatamente trattate.

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In risposta all’indagine, è intervenuta Cosmetica Italia, l’associazione delle imprese del settore. In una nota, ha ribadito che i rossetti vengono valutati da esperti e che gli oli minerali usati nei cosmetici sono sicuri, poiché “selettivamente raffinati” e privi di rischi concreti. L’associazione sottolinea che l’uso di paraffine ha una lunga tradizione di sicurezza, soprattutto per via delle loro proprietà emollienti e protettive.

Resta comunque valido un principio: anche se le quantità rilevate non rappresentano un rischio immediato, la presenza di sostanze potenzialmente cancerogene in prodotti usati sulle labbra e facilmente ingeribili non può essere ignorata. Per chi vuole evitare i residui di oli minerali, la regola è controllare sempre l’INCI e preferire prodotti con ingredienti naturali e tracciabili.

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