Vuoi assumere una colf? Questi sono i passaggi obbligatori nel 2025

Lorenzo Fogli

Agosto 3, 2025

Decidere di assumere una collaboratrice domestica significa affrontare una serie di adempimenti legali, fiscali e organizzativi. Dietro a una convivente o a una persona che lavora poche ore alla settimana ci sono regole precise, per tutelare sia il datore di lavoro sia il lavoratore. Ecco la guida completa per procedere in regola e con serenità.

Passaggi preliminari: scelta, referenze e documenti

Prima di avviare un rapporto di lavoro domestico, è fondamentale verificare esperienza, referenze e documentazione. Serve ottenere una copia del documento di identità, codice fiscale e tessera sanitaria della collaboratrice; se è straniera extracomunitaria occorre il permesso di soggiorno o carta di soggiorno valida. In caso di minori occorre l’autorizzazione vidimata dal sindaco e il certificato medico di idoneità al lavoro. Controllare l’identità e la regolarità dei documenti è il primo passo per un rapporto trasparente e sicuro.

Contratto di assunzione: inquadramento e busta scritta

Il contratto o lettera di assunzione va redatto secondo il CCNL del lavoro domestico, indicando la data d’inizio, le mansioni, il livello inquadramento (per esempio, livello B per pulizie), orario settimanale, retribuzione e periodo di prova. Se la persona è convivente, vanno specificati anche vitto, alloggio e domicilio. Il contratto va firmato da entrambe le parti e custodito integralmente. Una lettera chiara e completa è indispensabile per evitare controversie e garantire trasparenza.

Comunicazione all’INPS e versamento contributi

Entro le 24 ore precedenti l’inizio del rapporto, anche festivo, il datore deve segnalare l’assunzione sul portale INPS tramite SPID o contatti ufficiali; se convivente, serve anche la comunicazione alla Questura. I contributi vanno versati trimestralmente con modello PagoPA: circa 0,06 €/ora per la Cassacolf e una quota a carico del lavoratore trattenuta in busta paga. Il datore può inoltre dedurre fiscalmente i contributi versati (fino a circa 1.549€/anno). Rispetto delle scadenze e versamenti corretti evitano sanzioni e garantiscono diritti al lavoratore.

Costi complessivi e modalità di pagamento

Un collaboratore inquadrato livello B con paga oraria netta di circa 8‑9€/h comporta per il datore un costo totale vicino agli 11,50€/h, considerando contributi, ferie, tredicesima e TFR. Per chi lavora poche ore, esiste l’opzione del Libretto Famiglia fino a 280 ore annue, con pagamento tracciabile e contributi inclusi. Valutare bene il costo reale aiuta a pianificare un rapporto sostenibile e legale.

Assumere una collaboratrice domestica richiede preparazione e rispetto delle normative vigenti. Procedere con verifica documenti, contratti adeguati, comunicazioni ufficiali all’INPS, e versamenti costanti dei contributi costituisce un garante di sicurezza e tutela per tutte le parti coinvolte.

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