Pensione anticipata a 62 anni senza tagli: chi ha questo Isee può smettere di lavorare prima

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Addio penalizzazioni: pensione piena con 5 anni d’anticipo se rientri in questa soglia Isee - www.rcovid19.it

Lorenzo Fogli

Agosto 4, 2025

Quota 41 flessibile: pensione anticipata a 62 anni senza penalizzazioni per chi ha un Isee sotto i 35.000 euro. La misura potrebbe arrivare nel 2026.

Il governo sta valutando l’introduzione di una nuova formula di pensione anticipata per il 2026 che permetterebbe a chi ha un Isee inferiore a 35.000 euro di lasciare il lavoro a 62 anni, con almeno 41 anni di contributi e senza subire tagli sull’assegno mensile. Il progetto, ancora in fase di definizione, prende il nome di Quota 41 flessibile e punta a superare le attuali limitazioni della legge Fornero offrendo una via d’uscita anticipata a lavoratori con carriere lunghe e redditi contenuti.

A differenza di Quota 103, che prevede un ricalcolo interamente contributivo con conseguente riduzione della pensione, questa nuova ipotesi include un meccanismo di penalizzazione più contenuto — il 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 previsti — ma con esenzione totale per i redditi più bassi. È la prima volta che l’Isee familiare entra nel calcolo delle penalizzazioni previdenziali, segnando un possibile cambio di rotta nel sistema pensionistico italiano.

Come funziona Quota 41 flessibile e chi potrebbe beneficiarne

La proposta prevede la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi versati, a prescindere dall’appartenenza a categorie particolari. Un cambiamento sostanziale rispetto all’attuale Quota 41, riservata a lavoratori precoci e soggetti fragili, e che oggi consente l’uscita indipendentemente dall’età anagrafica.

Nel nuovo modello, l’età minima di 62 anni diventerebbe condizione obbligatoria, e la penalizzazione del 2% all’anno rappresenterebbe una sorta di compromesso tra flessibilità e contenimento dei costi. Il vero elemento innovativo riguarda però la possibilità di azzerare la penalizzazione per chi ha un Isee sotto i 35.000 euro, portando così a una pensione anticipata a pieno importo. Una misura che mira a tutelare i lavoratori con redditi bassi, spesso meno longevi, e che hanno carriere caratterizzate da lavori fisicamente gravosi o poco tutelati.

La flessibilità introdotta dalla nuova Quota 41 nascerebbe per superare lo scarso appeal di Quota 103, che non ha ottenuto i risultati attesi e che, stando alle indiscrezioni, non dovrebbe essere rinnovata nel 2026. L’obiettivo è estendere il diritto alla pensione anticipata a una platea più ampia, pur tenendo sotto controllo la spesa.

L’impatto sui conti pubblici e i limiti previsti

L’idea di rendere Quota 41 disponibile per tutti i lavoratori era stata inizialmente accantonata per i costi troppo elevati: circa 5 miliardi di euro all’anno, ritenuti incompatibili con la sostenibilità della finanza pubblica. La versione “flessibile” nasce proprio per contenere questa spesa, introducendo paletti precisi come l’età minima e la penalizzazione progressiva.

Secondo i calcoli preliminari, l’inserimento della soglia Isee come criterio selettivo dovrebbe permettere di limitare l’esenzione ai redditi realmente bassi, concentrando le risorse su chi ne ha più bisogno. Allo stesso tempo, l’età media di pensionamento — salita a 64,8 anni nel 2024 secondo l’Inps — potrebbe tornare ad abbassarsi, ma senza scossoni finanziari eccessivi.

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Il governo Meloni ha già dimostrato in più occasioni di voler razionalizzare la spesa previdenziale, restringendo l’accesso a strumenti come Opzione Donna e Ape Sociale. La nuova Quota 41 flessibile si inserisce in questo filone, cercando di bilanciare equità sociale ed equilibrio dei conti pubblici.

Se approvata, la misura potrebbe rappresentare un precedente importante: per la prima volta si introdurrebbe un principio redistributivo esplicito all’interno delle pensioni anticipate, collegando il diritto all’uscita dal lavoro al reddito familiare effettivo. Un cambiamento che, se confermato, riscriverebbe le regole di accesso alla pensione in Italia.

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