Salento in festa: la Notte della Taranta 2025 accende Melpignano con danze, tamburelli e un concerto che unisce tradizione e modernità

Credit foto: lanottedellataranta.it

Luca Antonelli

Agosto 9, 2025

Quando il mese di agosto avvolge il Salento nella sua luce più calda e intensa, il paesaggio sembra rallentare il respiro. Le giornate si dilatano tra il blu cobalto del mare e il verde argenteo degli ulivi secolari, mentre l’aria serale si riempie di profumi che parlano di terra e mare: pane appena sfornato, pesce alla brace, fichi maturi. In questo scenario prende vita uno degli appuntamenti culturali e musicali più attesi d’Italia: la Notte della Taranta 2025.

Non si tratta solo di un festival: è un rito collettivo, una celebrazione identitaria che travalica il confine del semplice intrattenimento. Per oltre venti giorni, borghi e piazze della Grecia Salentina si trasformano in palcoscenici a cielo aperto dove la pizzica, antica danza popolare, incontra il linguaggio universale della musica contemporanea. Ogni sera è diversa, ogni tappa è una storia nuova, e il culmine arriva il 23 agosto a Melpignano, quando migliaia di persone – tra abitanti, viaggiatori e artisti – si ritrovano per il Concertone finale, una maratona musicale capace di scuotere il cuore fino a notte fonda.

Il festival itinerante: venti tappe di suoni e storie

Dal 1° al 23 agosto 2025, la Notte della Taranta attraverserà venti località della Grecia Salentina, ognuna con la propria identità e i propri riti. I centri storici si riempiono di concerti gratuiti, laboratori di ballo, incontri culturali e mostre fotografiche. È un viaggio che unisce turismo e radici, permettendo di scoprire chiese barocche, vicoli di pietra chiara e piazze animate da gruppi di musica popolare.

In ogni tappa, il cuore è la pizzica, ma gli arrangiamenti cambiano: a volte si unisce al jazz, altre alla musica elettronica o al rock sinfonico, grazie alla collaborazione di artisti provenienti da diversi Paesi. Questa fusione di generi rende il festival unico e sempre in evoluzione.

la Notte della Taranta – Credit foto: drintle.com

Melpignano: il Concertone del 23 agosto

Il Concertone di Melpignano è l’evento simbolo della Notte della Taranta. Il palco, montato in una grande area all’aperto, accoglie l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta e ospiti di fama internazionale. Nel 2025, il ruolo di maestro concertatore è affidato a David Krakauer, musicista americano noto per la sua capacità di fondere tradizione klezmer e sonorità moderne, una scelta che promette un’edizione dal respiro globale.

Durante il concertone, il repertorio tradizionale viene reinterpretato in chiave innovativa: i brani storici della pizzica diventano tappeti sonori su cui si intrecciano violini, chitarre elettriche, fiati e percussioni potenti. Le luci scenografiche dipingono la notte di Melpignano, mentre la piazza vibra al ritmo dei tamburelli e del battito delle mani del pubblico.

La pizzica: danza terapeutica e simbolo culturale

Al centro della festa c’è la pizzica, danza che affonda le radici in un antico rito di guarigione legato al mito del morso della tarantola. Un tempo si credeva che la musica frenetica e i movimenti circolari aiutassero a liberare la persona dal veleno e dalla malinconia. Oggi, la pizzica è un linguaggio di libertà e passione, dove i ballerini si muovono in coppia o in gruppo, raccontando storie con lo sguardo e il gesto delle mani.

Durante la Notte della Taranta, chiunque può imparare i passi base: il giro elegante, il passo saltato, l’inchino. Nei laboratori di ballo, anziani maestri e giovani interpreti insegnano che la pizzica non è solo tecnica, ma soprattutto emozione e connessione con l’altro.

Tradizione e innovazione in perfetto equilibrio

Uno dei punti di forza della Notte della Taranta è la capacità di rispettare la tradizione senza rimanere ancorata al passato. La direzione artistica coinvolge ogni anno musicisti di generi diversi, creando arrangiamenti inediti che attraggono anche un pubblico giovane. Questo equilibrio tra radici e sperimentazione ha trasformato il festival in un laboratorio culturale riconosciuto a livello internazionale.

Oltre la musica: un’esperienza totale

Partecipare alla Notte della Taranta significa anche assaporare il Salento. Gli stand gastronomici offrono specialità come le orecchiette al sugo di pomodoro fresco, le pittule calde, il pesce alla griglia e i dolci alle mandorle. I vini locali – Primitivo, Negroamaro, Susumaniello – accompagnano le serate, mentre le strade si riempiono di mercatini artigianali con tamburelli decorati, ceramiche colorate e tessuti tradizionali.

Un richiamo internazionale

Negli ultimi anni, la Notte della Taranta ha attirato un pubblico sempre più vasto, con turisti provenienti da Europa, America e Asia. Molti partecipano a più tappe, seguendo il festival come un pellegrinaggio laico che unisce l’amore per la musica alla scoperta del territorio. Alcuni artisti stranieri hanno dichiarato di essere venuti in Salento proprio per vivere questa esperienza, riconoscendo nella pizzica un’energia universale che travalica le barriere linguistiche.

Perché la Notte della Taranta è unica

Quello che rende speciale la Notte della Taranta non è solo la qualità artistica, ma la partecipazione collettiva. Non esiste distinzione tra palco e platea: il pubblico diventa parte dello spettacolo, ballando e cantando insieme agli artisti. La musica scorre tra le vie e le piazze fino a notte inoltrata, in un’onda continua di suoni e colori che racconta l’anima del Salento meglio di qualsiasi guida turistica.

5 cose da non perdere alla Notte della Taranta 2025

  1. Il laboratorio di pizzica nei borghi minori durante il festival itinerante.

  2. Il duetto del maestro concertatore con l’Orchestra Popolare.

  3. Le degustazioni di pittule e vino Negroamaro nelle piazze.

  4. Il momento corale del ballo finale a Melpignano, quando tutta la piazza si muove all’unisono.

  5. I fuochi d’artificio conclusivi che salutano il festival nella notte salentina.

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