Per gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, la recente scoperta di **contaminazione** del **DNA** sulla **garza** utilizzata durante l’autopsia sul corpo di Chiara Poggi rappresenta un fatto di estrema gravità. Questa situazione, secondo i legali, compromette in modo sostanziale le valutazioni effettuate nel processo a carico di Alberto Stasi e potrebbe già giustificare una revisione della sua condanna.
Gli avvocati evidenziano che, come già ribadito in precedenti dichiarazioni, era fondamentale verificare con attenzione la natura del **DNA** rinvenuto sulla **garza**, escludendo ogni possibilità di **contaminazione** attraverso confronti adeguati. I risultati degli accertamenti condotti dalla **Procura di Pavia**, comunicati nella mattinata del 6 gennaio 2025, rivelano un errore serio che mette in discussione l’affidabilità delle indagini condotte nel 2007. Questo errore si aggiunge a una serie di problematiche emerse negli ultimi mesi, come sottolineato dagli avvocati.
Bocellari e De Rensis affermano che chi accoglie con favore la **contaminazione** ignora la gravità della situazione, la quale mina le fondamenta stesse delle valutazioni effettuate nel processo. La nomina della dottoressa Cattaneo, un’antropologa e medico legale di grande prestigio, è vista come un segnale della serietà dell’indagine in corso e della determinazione della **Procura di Pavia** nel riesaminare ogni aspetto di questa complessa vicenda.
Errore di contaminazione in sede autoptica
Ugo Ricci, genetista e consulente della difesa di Alberto Stasi, ha dichiarato che è emerso un clamoroso errore di **contaminazione** durante l’autopsia, un evento inaccettabile per la giustizia. Ricci ha espresso preoccupazione per la possibilità che tali errori possano verificarsi, sottolineando l’importanza di mantenere standard elevati nelle indagini forensi. Il genetista ha fatto riferimento specifico alla **contaminazione** della **garza** trovata nella bocca di Chiara Poggi, un elemento cruciale nell’inchiesta sull’omicidio.
Il desiderio di silenzio della famiglia Poggi
Rita e Giuseppe Poggi, genitori di Chiara, avevano sperato di poter commemorare l’anniversario dell’assassinio della loro figlia in un’atmosfera di raccoglimento familiare, dopo diciotto anni di dolore. Tuttavia, la riapertura delle indagini, avvenuta lo scorso marzo, ha riportato il caso di **Garlasco** all’attenzione dei media, con discussioni incessanti nei talk show e insinuazioni riguardanti il coinvolgimento del loro figlio più giovane, Marco, in relazione a uno dei suoi amici, Andrea Sempio.
In questo contesto, i Poggi si trovano a dover affrontare un’altra data simbolica, il 13 agosto, con l’attenzione pubblica nuovamente rivolta a un caso che considerano chiuso, in seguito alla condanna definitiva di Alberto Stasi nel 2015. Nonostante i tentativi di riapertura del caso e i ricorsi straordinari da parte della difesa, i genitori di Chiara hanno scelto di mantenere il silenzio sui recenti sviluppi, esprimendo il desiderio di trascorrere l’anniversario in solitudine.
Non ci sono informazioni su eventuali messe in suffragio, che fino all’anno scorso si celebravano ogni 13 agosto, inizialmente al santuario della **Madonna della Bozzola** e successivamente nella chiesa parrocchiale di **Garlasco**. Anche nel 2024 non si sono tenuti eventi pubblici, e se ci sarà un momento di commemorazione, sarà di natura strettamente privata.