Quattro bambini, coinvolti in un tragico incidente avvenuto l’11 agosto 2025 a Milano, sono stati arrestati dopo aver travolto e ucciso Cecilia De Astis, una donna di 71 anni. L’incidente è avvenuto nel quartiere Gratosoglio, mentre la vittima stava attraversando via Saponaro sulle strisce pedonali. Dopo l’impatto mortale, i giovani occupanti della vettura, tre maschi e una femmina, si sono dati alla fuga. Le indagini condotte dalla Polizia Locale hanno portato al loro rintraccio poche ore dopo, in un campo rom della periferia milanese.
La giovane età dei coinvolti
I quattro minori, di età compresa tra gli undici e i tredici anni, sono stati identificati e rintracciati dalla Polizia Locale di Milano. Due di loro sono fratelli e la più giovane del gruppo ha solo undici anni. Sono stati trovati in un accampamento di nomadi situato in via Salvanesco, alla periferia della città. La Procura dei Minori di Milano si occuperà della loro posizione legale, sebbene la loro età li renda non imputabili secondo la legge italiana, dato che non hanno ancora compiuto 14 anni.
La dinamica dell’incidente in via Saponaro
L’incidente mortale si è verificato poco prima di mezzogiorno. La Citroen DS4, che viaggiava a velocità sostenuta verso il centro di Milano, ha perso il controllo in curva, invadendo l’area verde adiacente alla carreggiata e colpendo Cecilia De Astis, che stava attraversando sulle strisce pedonali. L’auto ha anche tranciato un cartello stradale prima di fermarsi con la parte anteriore distrutta. L’impatto ha avuto conseguenze devastanti, tanto che il corpo della vittima è stato sbalzato di diversi metri. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, per la donna non c’era più nulla da fare.
La fuga e il rintraccio dei responsabili
Dopo l’incidente, i quattro bambini hanno abbandonato il veicolo e si sono allontanati a piedi, senza prestare soccorso. Le telecamere di sorveglianza presenti nella zona hanno catturato le immagini della loro fuga, fornendo elementi cruciali per le indagini. Gli agenti della Polizia Locale sono riusciti a localizzarli in un campo rom, dove sono stati arrestati. La loro giovane età, tuttavia, implica che non possano essere ritenuti penalmente responsabili per l’accaduto.
Il furto dell’auto
La Citroen DS4 coinvolta nell’incidente era stata rubata il giorno prima da un ventenne francese, in visita a Milano con alcuni amici. Il furto è avvenuto a pochi chilometri dal luogo dell’incidente. Gli inquirenti stanno attualmente ricostruendo le ore precedenti all’incidente per capire come i ragazzi abbiano utilizzato il veicolo rubato e se vi siano altre responsabilità in merito. La Procura di Milano ha avviato un’indagine per omicidio stradale aggravato e furto d’auto, ma il caso sarà trasferito alla Procura per i Minori per la valutazione delle misure da adottare.
Il dolore dei familiari di Cecilia De Astis
Uno dei figli di Cecilia De Astis ha espresso il proprio dolore attraverso un appello ai responsabili dell’incidente, esortandoli a riflettere sulle proprie azioni. La donna, originaria di Ruvo di Puglia, aveva compiuto 71 anni a giugno e viveva a Milano da decenni, dove aveva lavorato in un cotonificio. Le sue parole hanno messo in evidenza il dramma di una perdita inaspettata e traumatica.
Normativa italiana sui minori e responsabilità legale
In Italia, secondo l’articolo 97 del Codice Penale, i minori di 14 anni sono considerati non imputabili e non possono essere sottoposti a processo penale. Questa normativa si basa sulla presunzione di incapacità giuridica di comprendere le conseguenze delle proprie azioni. Tuttavia, il Tribunale per i Minorenni ha la facoltà di disporre misure di sicurezza o interventi educativi in caso di situazioni particolari. Per i minori tra i 14 e i 18 anni, l’imputabilità viene valutata in base alla capacità di intendere e di volere al momento del reato.
Le ipotesi di reato e l’intervento della Procura per i Minori
Il pubblico ministero Enrico Pavone ha aperto un fascicolo per omicidio stradale aggravato e furto d’auto. La giovane età dei coinvolti complica la situazione dal punto di vista legale, poiché non possono essere processati penalmente. Tuttavia, potrebbero essere soggetti a provvedimenti di tutela e rieducazione da parte della giustizia minorile. Le indagini continuano, con l’analisi delle telecamere per chiarire ogni dettaglio della fuga e verificare eventuali precedenti.