Il Coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (Cogat) ha dichiarato che Hamas ha esagerato il numero di vittime a Gaza, attribuendo la maggior parte dei decessi a condizioni preesistenti. Nel frattempo, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha lanciato un allerta, rivelando che circa 300.000 bambini nella Striscia di Gaza sono a rischio di grave malnutrizione. Questa sera, a Tel Aviv, si svolgerà una manifestazione organizzata da ex piloti e riservisti delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) per chiedere la fine del conflitto in corso.
Gaza: il bilancio delle vittime per malnutrizione
Il ministero della Salute di Gaza ha riportato che il numero totale di morti per malnutrizione è salito a 227, di cui 103 sono bambini. Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati cinque decessi, inclusi due minori. Dall’inizio del 2025, 173 persone hanno perso la vita a causa della fame, mentre 50 sono decedute nel 2024 e altre quattro l’anno precedente. Questo drammatico bilancio evidenzia l’impatto devastante della crisi alimentare nella regione, aggravata dalle attuali tensioni e conflitti.
Colloqui tra Hamas ed Egitto
Una delegazione di Hamas è attualmente al Cairo per negoziare con funzionari egiziani. Questi colloqui mirano a migliorare le relazioni deteriorate dopo le recenti tensioni. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, le discussioni sono state innescate da commenti di Khalil Al-Hayya, esponente di Hamas, riguardo alla situazione critica a Gaza. Tuttavia, le fonti indicano che le speranze per un accordo sono scarse, con Hamas che non si mostra ottimista riguardo ai negoziati, citando l’atteggiamento inflessibile del governo israeliano guidato da Netanyahu.
Protesta a Tel Aviv per la fine della guerra
Questa sera, a Tel Aviv, centinaia di ex piloti e riservisti dell’IDF si riuniranno per chiedere la cessazione immediata del conflitto in corso. La manifestazione, prevista per le 19:00 locali (18:00 in Italia), sottolinea l’urgenza di riportare a casa gli ostaggi e di porre fine a quella che viene definita una guerra “inutile”. I partecipanti esprimono il loro sostegno all’opposizione del Capo di Stato Maggiore dell’IDF contro l’espansione del conflitto, evidenziando il costo umano e morale della guerra.
Morti per fame a Gaza
Altre cinque persone sono decedute a causa della fame e della malnutrizione, tra cui due bambini, secondo quanto riportato dalla rete Al-Jazeera. Questo porta il totale delle vittime a causa della malnutrizione a 227. Le condizioni di vita nella Striscia di Gaza continuano a deteriorarsi, con la popolazione che affronta una grave crisi alimentare.
Attacchi israeliani a Gaza
Oggi, almeno 18 persone sono state uccise in attacchi aerei condotti dall’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Gli attacchi hanno colpito diverse aree, inclusa Gaza City, dove un bombardamento ha causato la morte di almeno quattro persone. Le operazioni militari israeliane continuano a suscitare preoccupazioni per la vita civile e le infrastrutture già danneggiate.
Scontro politico in Israele sulle nomine militari
Un acceso confronto è emerso tra il Ministro della Difesa israeliano e il Capo di Stato Maggiore dell’IDF riguardo alle promozioni di ufficiali di alto grado. Il Ministro Israel Katz ha contestato le nomine, affermando che non sono state concordate con lui. Questo conflitto evidenzia le tensioni interne tra le autorità politiche e militari in un momento critico per il paese.
Appello dell’opposizione israeliana
Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha invitato i cittadini a partecipare a uno sciopero generale previsto per domenica 17 agosto, in solidarietà con le famiglie degli ostaggi. Lapid ha sottolineato l’importanza di non distogliere lo sguardo dalla sofferenza di coloro che hanno perso i propri cari nel conflitto.
Hamas e il numero di morti a Gaza
Il Cogat ha accusato Hamas di gonfiare il numero di decessi per fame, affermando che molti dei deceduti avevano condizioni di salute preesistenti. Questa dichiarazione è stata accompagnata da un’analisi condotta da esperti israeliani, che sostengono che le affermazioni di Hamas fanno parte di una strategia per screditare Israele.
Arresti in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno effettuato arresti a Betlemme e nel campo profughi di Am’ari, vicino a Ramallah, catturando sette palestinesi. Queste operazioni di sicurezza fanno parte delle misure adottate da Israele per mantenere il controllo nella regione.
Accuse contro un reporter di Al-Jazeera
L’esercito israeliano ha ribadito che Anas Sharif, il reporter di Al-Jazeera ucciso a Gaza, era collegato a Hamas. Il portavoce delle IDF ha affermato che Sharif riceveva un salario dal gruppo terroristico, alimentando ulteriori polemiche sulla copertura mediatica del conflitto.
Morti in attacchi israeliani a Gaza
Negli attacchi avvenuti dall’alba, almeno 12 persone sono state uccise a Gaza. Le operazioni militari israeliane continuano a colpire aree residenziali, con gravi conseguenze per la popolazione civile.
Denunce di armi tra gli aiuti umanitari
Il parlamentare israeliano Moshe Saada ha denunciato che gli aiuti umanitari inviati a Gaza contengono armi destinate a Hamas. Queste affermazioni hanno sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’efficacia degli aiuti internazionali nella regione.
Appello di Madonna al Papa
La pop star Madonna ha scritto un messaggio al Papa Leone XIV, chiedendogli di visitare Gaza per alleviare le sofferenze dei bambini. Il suo appello sottolinea la necessità di un intervento umanitario immediato nella regione.
Opinioni di Blinken sul riconoscimento della Palestina
Anthony Blinken, ex Segretario di Stato americano, ha espresso la sua contrarietà al riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di molti paesi occidentali. In un articolo, ha sottolineato che la priorità deve essere la prevenzione della fame a Gaza e il recupero degli ostaggi.
Attacchi in sud di Gaza
Le forze israeliane hanno bombardato una tenda che ospitava sfollati a Khan Younis, causando la morte di almeno cinque palestinesi. Questi attacchi evidenziano la continua escalation del conflitto e il rischio per la vita civile.
Rischio di malnutrizione grave per i bambini a Gaza
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha avvertito che 300.000 bambini a Gaza sono a rischio di malnutrizione grave. Questo dato allarmante riflette la crisi alimentare profonda che affligge la regione.
Richiesta di indagine sui giornalisti uccisi a Gaza
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha condannato l’uccisione di sei giornalisti palestinesi e ha chiesto un’indagine indipendente. Questa richiesta evidenzia il pericolo che i giornalisti affrontano nel coprire il conflitto.
Condanna dell’Unione Europea per l’uccisione di giornalisti
L’Unione Europea ha espresso la sua condanna per l’uccisione di cinque giornalisti di Al Jazeera in un attacco israeliano. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE ha sottolineato l’importanza della protezione dei giornalisti in zone di conflitto.
Richiesta di maggiore pressione su Hamas da parte di Trump
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che è necessaria una maggiore pressione militare su Hamas. Le sue affermazioni riflettono il sostegno degli Stati Uniti all’azione militare israeliana nella regione.
Attività militari israeliane nel sud del Libano
I caschi blu dell’ONU hanno segnalato attività militari israeliane nella zona cuscinetto nel sud del Libano, inclusi sconfinamenti aerei e bombardamenti. Queste operazioni sollevano preoccupazioni per la stabilità della regione.
Malnutrizione acuta a Gaza
Secondo il Programma Alimentare Mondiale, un terzo della popolazione palestinese a Gaza non mangia per giorni. La situazione alimentare è critica, con oltre 300.000 bambini a rischio di malnutrizione grave.
Nuova proposta per il rilascio degli ostaggi
Media regionali riportano che Egitto, Qatar e Turchia stanno lavorando a una nuova iniziativa per un accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Questo piano prevede scambi di prigionieri e un congelamento delle attività militari di Hamas.
Collegamenti tra Anas Al Sharif e Hamas
Il portavoce dell’esercito israeliano ha ribadito che Anas Al Sharif, il reporter ucciso, era legato a Hamas e riceveva un salario dal gruppo. Questa affermazione ha generato un acceso dibattito sulla verità delle notizie provenienti da Gaza.