Leonardo Nistri, un atleta di 35 anni originario di Prato, ha vissuto un’esperienza drammatica durante la competizione di trail running nota come Cima Taruffi Trail. Questo evento si è svolto il 26 luglio 2025, lungo il crinale dell’Appennino tosco-emiliano, a quasi duemila metri di altitudine. Mentre si trovava in gara, un fulmine lo ha colpito a distanza ravvicinata, cadendo a soli un metro da lui. L’impatto della scarica elettrica lo ha fatto svenire immediatamente, suscitando grande preoccupazione tra i soccorritori e gli altri partecipanti.
Intervento del soccorso alpino
Il tempestivo intervento del Soccorso alpino ha permesso di trasportare Nistri in elicottero all’ospedale Maggiore di Bologna. Qui, con grande sorpresa e sollievo, l’atleta si è risvegliato praticamente illeso, riportando solo un leggero fastidio all’orecchio. Questo episodio, che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche, è rimasto impresso nella sua memoria come un momento di pura adrenalina e paura.
Effetti del fulmine e resilienza
La forza del fulmine ha avuto effetti devastanti sugli oggetti circostanti: i vestiti di Nistri sono stati bruciati e bucati, mentre le punte delle sue bacchette da trekking si sono sciolte. Nonostante questo spaventoso incidente, la determinazione di Leonardo Nistri non è stata scalfita. Infatti, ha già manifestato l’intenzione di tornare a gareggiare a settembre, dimostrando un’incredibile resilienza e passione per il trail running. La sua storia è un chiaro esempio di come la vita possa riservare sorprese inaspettate e di come la forza di volontà possa prevalere anche di fronte a eventi drammatici.