Incidente a Milano: il figlio della donna investita racconta l’accaduto

Rosita Ponti

Agosto 13, 2025

Il drammatico incidente avvenuto l’11 agosto 2025 nel quartiere Gratosoglio di Milano ha scosso profondamente la comunità locale. Una donna di 71 anni, identificata come Cecilia De Astis, è stata travolta e uccisa mentre attraversava le strisce pedonali in via Saponaro. La vettura coinvolta era guidata da quattro ragazzi, tutti minorenni, che dopo l’impatto hanno abbandonato il luogo del sinistro. Le indagini condotte dalle autorità hanno portato rapidamente all’arresto dei responsabili, tre maschi e una femmina, tutti sotto i 14 anni, rintracciati in un campo rom.

Il racconto del dolore di un figlio

Durante un’intervista rilasciata a Morning News, il figlio di Cecilia De Astis ha espresso il suo profondo dolore per la perdita della madre. L’uomo ha descritto il momento dell’incidente, affermando: “Ho sentito che ha fatto un salto, l’hanno lanciata”. Nonostante non conosca i dettagli precisi della dinamica, ha commentato la gravità della situazione, sottolineando che i ragazzi coinvolti hanno commesso un atto di bravata che ha avuto conseguenze tragiche. “Tutti hanno fatto delle bravate, ma non così”, ha aggiunto il figlio, evidenziando la sua incredulità di fronte a un gesto così estremo da parte di giovani.

Il figlio di Cecilia De Astis ha chiesto giustizia per la madre, consapevole delle difficoltà legate al sistema legale italiano. “Anche se sappiamo che la legge italiana è molto lunga, io aspetto. Qualcosa succederà”, ha dichiarato, esprimendo la sua determinazione a ottenere risposte e giustizia per la tragedia che ha colpito la loro famiglia.

Le conseguenze legali dell’incidente

L’incidente ha sollevato interrogativi sulla responsabilità legale dei minorenni coinvolti. In Italia, la legge prevede che i minori di 14 anni non possano essere considerati penalmente responsabili. Questo solleva preoccupazioni tra i cittadini, che chiedono un riesame delle normative riguardanti i crimini commessi da giovani in età così precoce. La comunità di Gratosoglio si è mobilitata, chiedendo maggiore attenzione e misure preventive per evitare simili tragedie in futuro.

Le autorità locali sono sotto pressione per affrontare la questione della sicurezza stradale e della responsabilità dei giovani. Il caso di Cecilia De Astis ha acceso un dibattito più ampio sulla necessità di educare i giovani al rispetto delle regole e alla consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. La speranza è che questo tragico evento possa portare a cambiamenti significativi nella legislazione e nella sensibilizzazione della comunità riguardo alla sicurezza stradale.

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