Un tragico incidente è avvenuto il 12 agosto 2025, quando un soldato montenegrino ha perso la vita e un altro è rimasto gravemente ferito a causa del ribaltamento di un autocisterna d’acqua. I due militari erano impegnati nelle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi che interessano le colline a nord di Podgorica, capitale del Montenegro. Il Ministero della Difesa ha confermato l’accaduto in un comunicato ufficiale, specificando che il camion si è capovolto mentre i vigili del fuoco, supportati dal personale militare, cercavano di domare le fiamme per il secondo giorno consecutivo.
L’incidente è avvenuto in un contesto di emergenza, con entrambi i soldati, di circa quarant’anni, a bordo del veicolo quando questo ha perso il controllo su un terreno irregolare. Il Ministero ha avviato un’indagine per chiarire le cause e le circostanze che hanno portato al ribaltamento dell’autocisterna.
Le operazioni di spegnimento degli incendi
Le operazioni per contenere gli incendi boschivi che hanno devastato diverse abitazioni e costretto numerosi cittadini a evacuare sono state intensificate. Oltre a un centinaio di militari, sono stati mobilitati aerei specializzati per supportare le squadre di terra. Le condizioni meteorologiche, caratterizzate da un’ afa insopportabile, hanno aggravato la situazione, contribuendo a un vasto incendio che ha colpito anche la costa adriatica del Paese.
Le autorità montenegrine, insieme a quelle di altri Paesi balcanici come Albania e Croazia, stanno affrontando incendi boschivi alimentati da un’ ondata di calore che ha investito l’ Europa. Le previsioni indicano un aumento delle temperature fino a 41 gradi, con condizioni estremamente calde attese per gran parte della settimana. Questa situazione critica ha messo a dura prova le risorse disponibili e ha reso necessarie ulteriori misure per garantire la sicurezza della popolazione.
Il contesto degli incendi boschivi nei Balcani
Gli incendi boschivi, che si intensificano durante i periodi di calore estremo, rappresentano una minaccia significativa per la regione balcanica. Negli ultimi anni, la frequenza e l’ intensità degli incendi sono aumentate, spingendo i governi a rafforzare le strategie di prevenzione e risposta. Le condizioni climatiche attuali, con temperature elevate e scarsa umidità, creano un ambiente favorevole alla propagazione delle fiamme.
Il Montenegro, come molti altri Paesi della regione, ha dovuto affrontare sfide significative nella gestione degli incendi. Le autorità locali e nazionali stanno collaborando per migliorare le capacità di risposta, ma le risorse rimangono limitate. La situazione è resa più complessa dalla necessità di coordinare gli sforzi tra diversi enti, inclusi vigili del fuoco, militari e volontari.
Il bilancio di questa stagione estiva è pesante, con danni ingenti a infrastrutture e habitat naturali. La comunità internazionale ha mostrato interesse nel supportare le operazioni di emergenza, ma la risposta immediata rimane una priorità per le autorità montenegrine, che stanno lavorando incessantemente per proteggere i cittadini e mitigare gli effetti devastanti degli incendi.