Pesce scorpione avvistato nel mare di Santa Caterina di Nardò, partono le ricerche in Puglia

Rosita Ponti

Agosto 13, 2025

Un recente avvistamento ha destato l’attenzione degli esperti marini in Puglia, dove è stato documentato un esemplare di una delle cosiddette “specie aliene” che stanno invadendo i nostri mari. Il 6 agosto 2025, durante un’immersione dedicata a campionamenti e ricerche scientifiche, gli speleosub del Centro di Speleologia Sottomarina Apogon di Nardò hanno filmato un pesce scorpione in una cavità sommersa lungo la costa di Santa Caterina. L’osservazione è stata effettuata dallo speleosub e biologo marino Michele Onorato, insieme al collega Damiano Zaza dell’Università di Bari, i quali si erano immersi nella Grotta delle Tre Furneddhe (Via Cantù, Santa Caterina di Nardò) per raccogliere campioni di fango. Sprovvisti di attrezzature per la cattura dell’animale, hanno potuto limitarsi a documentare l’esemplare attraverso video e segnalare l’avvistamento alle Autorità comunali.

Informazioni sul pesce scorpione

Il pesce scorpione (Pterois miles BENNET, 1828), conosciuto anche come pesce leone, appartiene alla famiglia Scorpaenidae ed è originario dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso. A partire dal 1992, a causa del surriscaldamento globale, è stato avvistato sempre più frequentemente nel Mar Mediterraneo, dove è giunto attraverso il Canale di Suez. Questa specie è classificata tra le specie lessepsiane, un termine che si riferisce a quelle specie che hanno attraversato il canale, il quale rappresenta una via cruciale per il 12% del commercio marittimo globale.

La presenza del pesce scorpione nel Mediterraneo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla biodiversità locale, poiché questa specie non ha predatori naturali e può proliferare rapidamente. Gli esemplari sono noti per la loro bellezza e spesso attraggono l’attenzione dei fotografi subacquei. Tuttavia, la loro presenza rappresenta un rischio per la salute umana, in quanto possiedono aculei velenosi che possono causare seri problemi, in particolare a livello neuromuscolare.

Caratteristiche e pericoli del pesce scorpione

Il pesce scorpione è una specie che presenta ghiandole velenifere in grado di secernere tossine pericolose. Questi pesci, pur essendo affascinanti da osservare, possono risultare letali se maneggiati in modo inappropriato. La zona in cui è avvenuto l’avvistamento è frequentata da bagnanti e subacquei, il che rende fondamentale prestare attenzione e informare il pubblico riguardo ai potenziali rischi associati a questo animale.

Spesso, il pesce scorpione viene confuso con il Pterois volitans (LINNAEUS, 1758), che presenta caratteristiche fisiche simili. Per questo motivo, è importante che chiunque avvisti un esemplare di pesce scorpione documenti l’incontro e prenda le dovute precauzioni. Le autorità locali e gli esperti raccomandano di evitare il contatto diretto con l’animale e di segnalare immediatamente la presenza di questi pesci.

Segnalazioni e avvisi per la popolazione

La segnalazione di avvistamenti di pesci scorpione è fondamentale per monitorare la diffusione di questa specie nel Mediterraneo. Chi avvista questo pesce può inviare foto o video all’ISPRA attraverso il sito ufficiale, utilizzando anche WhatsApp (+39 320 4365210) o collegandosi ai gruppi Facebook dedicati, come Oddfish e Fauna Marina Mediterranea, utilizzando l’hashtag #Attenti4. Fortunatamente, il pesce scorpione è anche una specie edibile molto apprezzata in cucina.

Nei prossimi giorni, è prevista la cattura dell’animale avvistato e la sua collocazione nell’Acquario del Salento, situato a Santa Maria al Bagno. Questo avvistamento rappresenta il secondo caso ufficiale di specie aliene segnalato dal Centro Apogon in pochi giorni. Il 28 luglio 2025, infatti, gli speleosub del centro avevano già filmato un esemplare di granchio blu (Callinectes sapidus RATHBUN, 1896) all’interno di una cavità carsica allagata. Gli speleosub di Apogon continuano a monitorare questi ambienti ipogei per garantire la sicurezza e la tutela della biodiversità locale.

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