La questione della salute mentale in Friuli Venezia Giulia ha acquisito una nuova dimensione grazie all’intervento della presidente degli Psicologi FVG, Eva Pascoli. Nel contesto del nuovo Piano Salute Mentale 2025-2030, Pascoli ha sottolineato l’importanza di affrontare la violenza e le sue manifestazioni, evidenziando come spesso ci si trovi a minimizzare i segnali di allerta. La presidente ha parlato della nostra abitudine a osservare la violenza attraverso uno schermo, senza considerare che essa possa manifestarsi vicino a noi.
Il ruolo della prevenzione
Pascoli ha paragonato la prevenzione nella salute psicologica a quella che avviene nel trattamento delle patologie fisiche, affermando che è fondamentale un approccio proattivo. Ha evidenziato l’importanza del Psicologo di base e dei Consultori, sottolineando la necessità di differenziare tra salute mentale e salute psicologica. La presidente ha condiviso la sua visione di un sistema sanitario che non si limiti a curare, ma che investa nella prevenzione e nella promozione della salute.
Negli scorsi mesi, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha inviato una nota ufficiale con proposte di modifica riguardanti alcune criticità del nuovo piano, documento a cui Pascoli ha contribuito come referente del Gruppo di Lavoro Sanità del Cnop. La presidente ha insistito sull’importanza di un documento che sappia intercettare e analizzare i bisogni emergenti, coinvolgendo tutte le figure professionali per orientare la programmazione dei servizi.
Rafforzare la salute psicologica
Pascoli ha dichiarato che le integrazioni proposte mirano a rafforzare la dimensione della salute psicologica, restituendo centralità agli interventi preventivi e psicosociali. Ha messo in evidenza come le persone abbiano diritto a una rete di servizi integrata e accessibile, capace di rispondere alle loro esigenze. La presidente ha lanciato un appello per un cambio di paradigma, suggerendo che si debba passare da un approccio di “causa-effetto” a uno di “relazione circolare”, dove tutti siamo interconnessi e parte di un medesimo processo.
Luoghi di accoglienza e di possibilità
Pascoli ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di creare luoghi aperti e accessibili, dove le persone possano sentirsi accolte senza giudizio. Ha affermato che la prevenzione passa anche attraverso la cura dei servizi, evidenziando il ruolo cruciale dello psicologo nella creazione di modelli di interazione funzionali e nella promozione di comunicazioni più efficaci. La presidente ha ribadito che ogni operatore deve essere parte attiva in questo processo, affinché i servizi possano davvero fare la differenza nella vita delle persone.
L’attenzione alla salute mentale si conferma quindi un tema centrale per il futuro della comunità friulana, con l’auspicio che si possano costruire reti di sostegno sempre più solide e inclusive.