Il 13 agosto 2022, all’età di 93 anni, ci ha lasciato Piero Angela, figura di spicco nel panorama della comunicazione italiana, noto per il suo impegno nella divulgazione scientifica. La sua carriera, che ha segnato un’epoca, è stata caratterizzata da un approccio innovativo e appassionato verso la scienza e la cultura.
Le origini di Piero Angela
Nato a Torino nel 1928, Piero Angela ha iniziato la sua carriera professionale negli anni ’50, entrando a far parte della Rai come cronista. La sua prima esperienza significativa è avvenuta nel 1955, quando è diventato corrispondente del Telegiornale, prima da Parigi e successivamente da Bruxelles. Insieme al collega Andrea Barbato, ha presentato la prima edizione del TeleGiornale delle 13.30, un passo importante nella storia della televisione italiana. Nel 1976, Piero Angela ha fatto la storia diventando il primo conduttore del TG2, un ruolo che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione nel settore.
Il percorso nella divulgazione scientifica
Alla fine del 1968, Piero Angela ha dato vita a una serie di documentari intitolati “Il futuro nello spazio”, focalizzati sul progetto “Apollo” e sulla missione che ha portato i primi astronauti sulla Luna. Questa iniziativa ha segnato l’inizio di un lungo percorso dedicato alla divulgazione scientifica. A partire dal 1971, ha curato centinaia di programmi educativi, utilizzando un linguaggio accessibile e sempre innovativo. La sua capacità di rendere la scienza comprensibile e affascinante ha conquistato il pubblico di tutte le età .
Il successo di “Quark” e altre iniziative
Nel 1981, Piero Angela ha creato la rubrica scientifica “Quark”, considerata la prima trasmissione televisiva di divulgazione scientifica rivolta al grande pubblico. Utilizzando risorse innovative, come i documentari della BBC e i cartoni animati di Bruno Bozzetto, il programma ha ottenuto un successo straordinario. Il format ha dato origine a diverse altre trasmissioni, tra cui “Quark speciale”, “Il mondo di Quark”, “Quark Economia” e “Quark Europa”. Nel 1983, ha lanciato le “Pillole di Quark”, una serie di brevi spot di 30 secondi, trasmessi oltre 5000 volte su RaiUno, contribuendo ulteriormente alla diffusione della cultura scientifica.
Un’eredità duratura
Dal 1995, Piero Angela ha continuato a essere un punto di riferimento nel panorama della divulgazione con “Superquark”. Nel 2001, ha collaborato con il figlio Alberto per “Ulisse”, un altro programma di successo che ha continuato la sua missione educativa. La sua produzione letteraria comprende oltre 30 libri, molti dei quali sono stati tradotti in diverse lingue, con una tiratura complessiva stimata di oltre 3 milioni di copie. Oltre alla sua carriera di divulgatore, Piero Angela era anche un appassionato musicista, amando il pianoforte e il jazz, una passione che ha arricchito la sua vita personale e professionale.