Due neonati prematuri hanno perso la vita in circostanze tragiche all’ospedale di Bolzano, in Alto Adige. I decessi sono avvenuti in un breve lasso di tempo: uno dei piccoli è deceduto martedì 12 agosto 2025, mentre l’altro ha seguito lo stesso destino nella notte di mercoledì 13 agosto. Entrambi i neonati erano ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale, dove la loro condizione era monitorata con attenzione. Le autorità sanitarie hanno confermato che la causa dei decessi è riconducibile a un’infezione batterica, con il batterio responsabile identificato come Serratia.
Le indagini sull’infezione
La situazione ha destato preoccupazione tra i medici e il personale dell’ospedale, che ora stanno indagando su come il batterio possa essere penetrato nel reparto. Si sospetta che possa essere stato portato da un familiare, in particolare dalla madre di uno dei neonati, attraverso una scarsa igiene delle mani. Questa ipotesi è sostenuta dalla rapidità con cui l’infezione si è diffusa tra i piccoli pazienti. Al momento, i dirigenti dell’ospedale stanno valutando le misure da adottare per prevenire ulteriori contagi, tra cui la possibilità di trasferire i restanti neonati in un altro reparto per garantire la loro sicurezza.
Le conseguenze per i neonati prematuri
I due neonati, uno di pochi giorni e l’altro di poche settimane, erano particolarmente vulnerabili a causa della loro prematurità , che li ha privati di un adeguato sistema immunitario per combattere le infezioni. La loro morte rappresenta un tragico promemoria delle sfide che affrontano i neonati prematuri e l’importanza di rigorose misure di igiene negli ospedali. La comunità medica è ora chiamata a riflettere su come migliorare le pratiche di controllo delle infezioni per proteggere i più fragili.
La situazione ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei reparti di terapia intensiva neonatale e sull’efficacia delle procedure di prevenzione delle infezioni. I genitori dei piccoli pazienti sono stati informati della situazione e sono stati rassicurati che verranno adottate tutte le misure necessarie per garantire la salute degli altri neonati ricoverati. La speranza è che, attraverso un attento monitoraggio e un’adeguata formazione del personale, si possano evitare simili tragedie in futuro.