Ondate di caldo definite “killer silenziosi”: l’allerta aumenta in Europa

Rosita Ponti

Agosto 14, 2025

La Commissione paneuropea per il clima e la salute ha lanciato un allerta ai governi del continente, evidenziando che il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, ma una realtà attuale. In una lettera aperta diffusa il 14 agosto 2025, l’organismo ha definito il caldo estremo come un “killer silenzioso e letale” che colpisce la popolazione, esortando le autorità a considerare la situazione come un’emergenza sanitaria.

Il caldo estremo in Europa

La lettera, firmata dal direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, Hans Kluge, si rivolge ai governi e alle autorità sanitarie dei 53 Stati membri. Gli esperti avvertono che gli eventi meteorologici estremi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, creando una crisi sanitaria pubblica in corso. “Stiamo assistendo a ondate di calore record, sempre più letali”, afferma il documento. Le conseguenze del caldo estremo non si limitano a disagi temporanei, ma influiscono gravemente sulla salute, in particolare per le categorie più vulnerabili, come gli anziani, le persone con disabilità e i lavoratori all’aperto.

Le conseguenze sulla salute pubblica

Secondo le statistiche fornite dagli esperti, la mortalità correlata al caldo è aumentata del 30% negli ultimi venti anni, con oltre 100.000 decessi registrati in 35 Paesi europei nel biennio 2022-2023. Giugno 2025 ha segnato il mese più caldo mai registrato nell’Europa occidentale, con gravi ondate di calore che hanno colpito la regione. Il cambiamento climatico ha anche favorito l’espansione di malattie precedentemente rare, come la Dengue, che ha visto un incremento del 368% dei casi nell’Unione Europea tra il 2022 e il 2024. Gli ospedali stanno affrontando un aumento dei ricoveri legati a patologie cardiache, polmonari e renali durante questi eventi estremi.

La necessità di azioni immediate

La Commissione sottolinea l’urgenza di una preparazione adeguata in tutti i livelli del sistema sanitario. È fondamentale adottare piani d’azione per affrontare il caldo e tutelare la salute pubblica. Gli esperti evidenziano che la crisi climatica è anche una crisi sanitaria e che le misure per combattere il cambiamento climatico possono migliorare la salute generale. L’inquinamento atmosferico, ad esempio, causa oltre 500.000 morti premature ogni anno nella regione, e la riduzione delle emissioni potrebbe salvare milioni di vite grazie a un’aria più pulita.

Soluzioni per un futuro sostenibile

Le soluzioni climatiche non solo affrontano il problema del riscaldamento globale, ma promuovono anche la salute della popolazione. L’espansione degli spazi verdi nelle città, ad esempio, può ridurre l’esposizione al caldo e migliorare il benessere mentale. Un incremento del verde urbano del 30% potrebbe portare a una diminuzione dei decessi correlati al caldo fino al 40%. Gli esperti, incluso l’italiano Enrico Giovannini, ex ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, affermano che è cruciale ripensare i sistemi economici e i criteri di progresso, ponendo l’accento su salute, benessere e sostenibilità.

La Commissione invita i Paesi a seguire l’esempio di quelli già attivi nella lotta contro la crisi. La salute e il pianeta non possono essere trascurati; è il momento di agire con decisione per affrontare questa emergenza sanitaria e climatica.

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