Il settore della bellezza e della cura della persona in Italia sta vivendo un periodo di notevole crescita, con circa 100mila aziende attive e un fatturato che supera i 7 miliardi di euro. Secondo quanto riportato nel disegno di legge presentato al Senato il 14 agosto 2025, si rende necessaria una riforma che consideri le evoluzioni avvenute negli ultimi trent’anni. A questo si aggiungono oltre 42mila piccole imprese nel campo dell’estetica, come evidenziato dai dati forniti da Infocamere.
Novità nel mondo della bellezza
Il disegno di legge, a cura del senatore Renato Ancorotti, prevede tredici punti fondamentali che mirano a riformare il settore. Tra le misure più significative ci sono l’introduzione di corsi di formazione certificati, l’incremento delle sanzioni e il riconoscimento di nuove figure professionali. Il ddl si propone di modernizzare il panorama lavorativo, introducendo figure come l’onicotecnico, specializzato nel trattamento delle unghie, e il truccatore tecnico, dedicato alla cura di ciglia e sopracciglia. Inoltre, sono inclusi anche i make-up artists e gli esperti in extension e laminazione, per i quali saranno previsti specifici corsi di formazione a livello regionale con una durata minima di 600 ore.
Formazione e abilitazione professionale
Un aspetto centrale della proposta di riforma riguarda le certificazioni e gli esami di abilitazione. La bozza di legge offre diverse modalità di accesso all’abilitazione professionale, tra cui la possibilità di seguire un percorso biennale o triennale di 900 ore, o di acquisire esperienza lavorativa qualificata per un anno presso un’impresa di estetista. L’ammissione all’abilitazione sarà aperta anche a chi ha lavorato per tre anni come dipendente o collaboratore, o ha completato un anno di apprendistato.
Le nuove materie di studio includeranno discipline come la cosmetologia e chimica, la fisiologia e anatomia dell’apparato locomotore e circolatorio, l’uso di apparecchi elettromeccanici per l’estetica e nozioni di marketing. Una figura di particolare rilevanza sarà quella degli specialisti in estetica oncologica, i quali forniranno supporto estetico ai pazienti in trattamento o recentemente usciti da terapie oncologiche o ematologiche. Le regioni avranno il compito di organizzare i corsi formativi e di aggiornare i programmi di studio.
Sanzioni e misure contro l’abusivismo
Il disegno di legge prevede anche un aggiornamento significativo delle sanzioni amministrative, con un range che varia da 5mila a 50mila euro, rispetto ai 500-2mila euro attuali. La bozza stabilisce che l’assenza di uno o più requisiti necessari per l’esercizio della professione comporterà sanzioni da 3mila a 10mila euro, un aumento rispetto all’attuale fascia di 250-5mila euro. Per quanto riguarda i casi di esercizio abusivo, si prevede la sospensione dell’attività da 1 a 2 anni, con la possibilità di incorrere anche in responsabilità penali per danni a persone o reati affini.
Queste misure rappresentano un passo importante verso la regolamentazione di un settore in continua evoluzione, con l’obiettivo di garantire standard elevati di professionalità e sicurezza per i consumatori.