Il 14 agosto 2025, Genova ha commemorato il settimo anniversario della tragedia del Ponte Morandi, un evento che ha segnato profondamente la città e il Paese. La sindaca Silvia Salis ha aperto la cerimonia esprimendo gratitudine a tutti coloro che hanno operato durante e dopo l’emergenza, incluso il governatore Marco Bucci. La commemorazione si è tenuta per la prima volta presso il Memoriale 14.8.2018, inaugurato a dicembre 2024 sotto le campate del nuovo Ponte San Giorgio.
La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità civili e religiose, insieme ai familiari delle 43 vittime del disastro. Un momento particolarmente toccante si è verificato alle 11.36, ora del crollo, quando un minuto di silenzio ha riempito l’aria, interrotto solo dal suono delle sirene delle navi in porto e dai rintocchi delle campane della diocesi di Genova.
La sindaca Salis ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di questa tragedia, dichiarando: “È difficile trovare le parole, probabilmente non ce ne sono di adeguate, non ce ne sono di non banali. Quello che noi dobbiamo fare è impegnarci a mantenere viva la memoria. Come ha ricordato il nostro presidente della Repubblica Mattarella, questa è una ferita che non si rimarginerà mai“.
Un pensiero particolare è andato alle famiglie delle vittime, per le quali la sindaca ha descritto la perdita come “una ferita inimmaginabile per chi non ha sentito una voce dall’altra parte del telefono”. Ha ribadito l’impegno della città non solo a preservare il Memoriale, ma a riempirlo di contenuti significativi, rendendolo parte integrante del percorso educativo delle scuole. L’obiettivo è quello di affrontare temi come la sicurezza e la prevenzione, adattando i contenuti in base all’età degli studenti.
Le parole di Sergio Mattarella
In occasione dell’anniversario, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato una nota dal Quirinale, in cui ha messo in evidenza le responsabilità pubbliche e private legate a un disastro che avrebbe potuto essere evitato. Mattarella ha descritto il 14 agosto 2018 come una data che ha segnato una pagina drammatica nella storia italiana, con quarantatré vite spezzate e centinaia di persone costrette a lasciare le proprie abitazioni.
Il Capo dello Stato ha sottolineato che il crollo del Ponte Morandi ha rappresentato un severo richiamo alla responsabilità in materia di sicurezza delle infrastrutture. Ha evidenziato come la comunità locale e quella nazionale abbiano reagito con un forte spirito di solidarietà , accanto ai soccorsi immediati delle autorità competenti.
Mattarella ha anche fatto riferimento alla rapida ricostruzione del Ponte Genova San Giorgio, descrivendola come un atto di ripartenza per la città e l’Italia. Ha concluso affermando che la tutela delle infrastrutture è fondamentale per garantire la sicurezza nella circolazione e che non è tollerabile alcuna forma di negligenza. Durante la commemorazione, la Repubblica ha voluto unirsi al dolore dei familiari delle vittime, rendendo omaggio a chi ha perso la vita in quel tragico evento.