Tel Aviv, aeroporto Ben Gurion: manifestazione di attivisti contro la guerra con sacchi di farina

Rosita Ponti

Agosto 14, 2025

Mercoledì 13 agosto 2025, i membri del gruppo attivista israeliano Standing Together hanno organizzato una protesta all’aeroporto internazionale Ben Gurion, versando sacchi di farina sul pavimento. Questa azione mirava a richiamare l’attenzione sulla crescente fame e sul numero crescente di vittime a Gaza in seguito all’offensiva militare israeliana.

Dettagli della manifestazione

Durante la manifestazione, i partecipanti si sono seduti su aree del pavimento ricoperte di farina, intonando slogan contro la guerra in corso a Gaza. Altri manifestanti, invece, si trovavano in piedi dietro di loro, esibendo cartelli che denunciavano le uccisioni e la grave carenza di cibo nella regione. L’iniziativa era concepita per evidenziare le difficili condizioni dei palestinesi che faticano a ricevere aiuti alimentari dai punti di distribuzione controllati da Israele, mentre giungono notizie di una fame dilagante.

Reazioni del gruppo attivista

Standing Together ha espresso il proprio malcontento attraverso un post su X, sottolineando che negli ultimi due anni oltre centomila israeliani hanno lasciato il Paese, in cerca di un futuro migliore. “Stiamo soffocando! Per salvare gli ostaggi, per fermare le uccisioni e la fame a Gaza, per smettere di mandare soldati a morire per il bene di una minoranza estrema, per il futuro di questo posto – Dobbiamo uscire da Gaza!”, hanno affermato.

Accuse contro le forze israeliane

Le forze israeliane sono state accusate di aprire regolarmente il fuoco sui richiedenti aiuto nei pressi dei centri di distribuzione di cibo gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta dagli Stati Uniti e da Israele. Da quando questi centri sono stati attivati a fine maggio, sono stati segnalati quotidianamente casi di vittime.

Situazione attuale a Gaza

Il 13 agosto, Al Jazeera ha riportato che Israele ha bombardato diverse aree della Striscia di Gaza, causando la morte di almeno 55 persone, di cui 22 nelle vicinanze dei punti di distribuzione degli aiuti. La situazione rimane critica, con un numero crescente di persone che lottano per la sopravvivenza in un contesto di violenza e privazioni.

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