Sono almeno 56 le vittime accertate a causa delle frane di fango scatenate dalle intense piogge che hanno colpito un villaggio nel Kashmir, amministrato dall’India, negli ultimi giorni. Questo tragico evento rappresenta il secondo grave disastro causato da inondazioni nel paese nel mese di agosto 2025.
Il primo ministro del Kashmir, Omar Abdullah, ha commentato la situazione definendola “tragica”, riferendosi alla “bomba d’acqua” che ha colpito il distretto di Kishtwar. Mohammad Irshad, un alto funzionario responsabile della gestione delle catastrofi, ha confermato che sono stati recuperati 56 corpi, mentre circa 80 persone risultano ancora disperse. Le operazioni di soccorso hanno portato in salvo circa 300 individui, di cui 50 presentano ferite gravi e sono stati immediatamente trasportati negli ospedali della zona.
Difficoltà nei soccorsi
Le squadre di soccorso stanno affrontando notevoli difficoltà per raggiungere l’area colpita dalle alluvioni. Le strade, gravemente danneggiate a causa delle violente tempeste che hanno imperversato per giorni, ostacolano il passaggio dei mezzi di emergenza. La località è situata a oltre 200 chilometri dalla principale città della regione, Srinagar, il che complica ulteriormente le operazioni di aiuto.
Le autorità locali sono impegnate a coordinare gli sforzi di soccorso, ma le condizioni meteorologiche avverse continuano a rappresentare un ostacolo significativo. La popolazione colpita è in stato di emergenza, e i soccorritori stanno cercando di fornire assistenza a chi è rimasto intrappolato nelle macerie o ha perso tutto a causa delle frane.
Contesto delle inondazioni in India
Le inondazioni in India, specialmente durante il mese di agosto, non sono un fenomeno nuovo. Ogni anno, molte regioni del paese affrontano disastri naturali di questa portata, spesso aggravati dai cambiamenti climatici. Le autorità sono costantemente chiamate a migliorare le infrastrutture e i sistemi di allerta per prevenire tali tragedie.
Il governo indiano ha avviato misure per affrontare l’emergenza, ma la risposta è spesso rallentata dalla complessità della situazione. Le frane di fango non solo causano perdite di vite umane, ma danneggiano anche gravemente le abitazioni e le infrastrutture, lasciando intere comunità in difficoltà.
Il bilancio delle vittime potrebbe purtroppo aumentare nei prossimi giorni, man mano che le operazioni di ricerca e soccorso proseguono. La speranza è che le autorità possano trovare i dispersi e fornire assistenza a coloro che ne hanno bisogno nel più breve tempo possibile.