Rientra in Italia il cittadino detenuto in Florida come migrante irregolare

Veronica Robinson

Agosto 16, 2025

Samuel Gheorghe, uno dei tre italiani detenuti al controverso centro per migranti irregolari noto come Alligator Alcatraz, ha fatto ritorno questa mattina all’aeroporto di Roma Fiumicino, dopo un volo di linea proveniente da Miami. Questa struttura, voluta dall’ex presidente Donald Trump, è situata nelle paludi della Florida e ha attirato l’attenzione per le sue condizioni e per le modalità di detenzione.

Il giovane, di 30 anni e di origini romene, è cresciuto a Sant’Angelo Lodigiano. Al suo rientro in Italia, Gheorghe non ha rilasciato dichiarazioni. Secondo le informazioni fornite dalla Farnesina, il 12 luglio 2025, Samuel è stato arrestato a Miramar, una località nella contea di Broward, parte dell’area metropolitana di Miami, dove risiedeva da tempo.

L’arresto di Samuel Gheorghe a Miami

Gheorghe è stato fermato dalla polizia locale per mancanza di documentazione di soggiorno, la quale era scaduta. A seguito di questo, era stato emesso un decreto di espulsione e gli era stata applicata una cavigliera elettronica. Tuttavia, il giovane non si era presentato presso il centro di polizia per completare le procedure di espulsione, rendendosi irreperibile. Dopo circa due settimane, è stato rintracciato e arrestato, per poi essere trasferito al centro per migranti.

Dopo il suo arresto e il trasferimento ad Alligator Alcatraz, Gheorghe ha avuto la possibilità di comunicare con il console generale di Miami. Durante questo incontro, ha confermato di essere in buone condizioni di salute, ma ha espresso preoccupazione per la presenza di altri detenuti che, a suo dire, avrebbero mostrato comportamenti aggressivi.

Il centro di detenzione Alligator Alcatraz

Il centro di detenzione Alligator Alcatraz è stato creato dall’amministrazione Trump per ospitare migranti irregolari in attesa di espulsione. Questa struttura è stata costruita in soli otto giorni nelle paludi delle Everglades, in Florida, e ha aperto ufficialmente il 3 luglio 2025. Il nome del centro richiama sia la fauna locale, caratterizzata da alligatori e pitoni, sia il famoso ex penitenziario di Alcatraz.

La struttura ha una capacità di accoglienza di fino a 3.000 migranti, con la possibilità di ampliare ulteriormente questo numero, secondo quanto riportato dalla CNN. Situato a meno di 80 chilometri dal resort di Donald Trump a Miami, il centro ha già suscitato polemiche. Durante una visita il 1° luglio, Trump aveva dichiarato: “Insegneremo loro come scappare da un alligatore se evadono dalla prigione”, scatenando una serie di reazioni critiche riguardo al trattamento dei migranti e alle condizioni di detenzione.

×