Temporali, grandine e gelo che travolgerà l’Italia: cosa succederà davvero con il ciclone di fine agosto

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In arrivo temporali e grandine - rcovid19.it

Lorenzo Fogli

Agosto 16, 2025

L’ondata di caldo che sta colpendo l’Italia potrebbe subire un brusco stop dal 21 agosto: in arrivo un ciclone nordico con temporali, rischio nubifragi e un possibile anticipo d’autunno.

Una nuova fase meteo si profila all’orizzonte per l’Italia e parte del Mediterraneo. Dopo giorni segnati da temperature oltre la norma e un’afa persistente che ha stretto nella morsa gran parte della penisola, si iniziano a intravedere segnali di cambiamento. Secondo gli ultimi aggiornamenti meteo, il dominio dell’anticiclone africano Caronte potrebbe avere i giorni contati: una data da segnare sul calendario è il 21 agosto, quando correnti instabili in discesa dal Nord Europa potrebbero aprire le porte a temporali intensi, eventi estremi e a un possibile ciclone sul bacino centrale del Mediterraneo.

Il fronte freddo che potrebbe spezzare l’estate africana

Il 21-22 agosto, un’onda d’instabilità proveniente dal Nord Europa – pilotata da un ciclone attivo sulla Scandinavia – dovrebbe attraversare prima il cuore del continente per poi puntare verso l’Italia. Il passaggio di queste masse d’aria più fresche in contrasto con l’aria bollente preesistente rischia di generare temporali violenti, grandinate e forti colpi di vento. Si tratta di una configurazione non nuova: è il tipico scenario che si ripresenta ogni volta che finisce un’ondata di calore particolarmente intensa.

Gli effetti potrebbero farsi sentire in modo più marcato sulle regioni settentrionali e successivamente anche sul Centro-Sud, dove l’ingresso delle correnti instabili potrebbe addirittura favorire la formazione di un ciclone secondario alimentato dai mari ancora molto caldi. In particolare, le due Isole MaggioriSicilia e Sardegna – sembrano essere le zone più esposte a fenomeni violenti e persistenti.

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Rischio nubifragi ed eventi estremi – rcovid19.it

Uno degli elementi più rilevanti in questo scenario riguarda la temperatura dei mari, che in molte zone del Tirreno e dello Ionio risulta insolitamente elevata. Queste acque più calde del normale rappresentano un serbatoio di energia per l’atmosfera, aumentando la probabilità di nubifragi, celle temporalesche autorigeneranti e fenomeni intensi anche di breve durata ma ad alta pericolosità.

Questo tipo di configurazione è particolarmente insidiosa perché i mari, ancora nel pieno dell’accumulo di calore estivo, possono alimentare in modo anomalo la crescita verticale delle nubi, favorendo piogge torrenziali localizzate. Se il ciclone dovesse effettivamente approfondirsi sul Mediterraneo, potremmo assistere a un vero e proprio break estivo, il primo significativo dopo settimane di caldo ininterrotto.

Una fine d’estate anticipata o solo una pausa temporanea?

La possibile ondata di maltempo attesa dopo il 21 agosto coincide con l’avvicinarsi della conclusione dell’estate meteorologica, fissata al 31 agosto. Tuttavia, non è detto che il caldo sia finito per sempre: molti modelli segnalano la possibilità di un ritorno delle alte pressioni già nella prima parte di settembre, con temperature ancora elevate e condizioni tipicamente estive. Sarebbe l’ennesima conferma di una stagione estiva prolungata, che da anni ormai si estende fino a “rosicchiare” giorni all’autunno.

Dunque, se da una parte il passaggio perturbato potrebbe portare una tregua all’afa, dall’altra potrebbe non rappresentare ancora un cambio definitivo di stagione. Ma intanto, tra previsioni, incognite e mari bollenti, l’Italia si prepara a vivere una nuova fase meteo intensa, dove l’instabilità potrebbe far rima con imprevedibilità.

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