Marah Abu Zuhri, una giovane civile palestinese di vent’anni, è deceduta nelle ultime ore presso l’ospedale Cisanello di Pisa, in Italia. Il suo stato di salute era estremamente compromesso a causa di una grave malnutrizione, conseguenza della carenza di cibo che affligge la Striscia di Gaza. La giovane era giunta nel nostro Paese la notte tra il 13 e il 14 agosto, grazie a un volo militare organizzato dal governo italiano nell’ambito di una missione umanitaria. Questa iniziativa ha permesso di portare in Italia diversi civili palestinesi in cerca di cure, tra cui anche la madre di Marah.
Interventi dei medici toscani
I medici toscani hanno fatto tutto il possibile per tentare di salvare la vita della giovane, avviando immediatamente le terapie necessarie. Tuttavia, le sue condizioni erano già molto gravi al momento del ricovero. Secondo quanto riportato dai sanitari, il quadro clinico di Marah era complesso e caratterizzato da uno stato di “profondo deperimento organico“, che è peggiorato giorno dopo giorno. A questa situazione si è aggiunta una crisi respiratoria, che ha portato infine a un arresto cardiaco fatale.
Reazione della Regione Toscana
Non verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Marah. La Regione Toscana ha espresso il suo cordoglio per la tragica scomparsa della giovane. Il presidente Eugenio Giani ha manifestato il suo “profondo dolore” e ha garantito che il sistema sanitario regionale continuerà a essere in prima linea per fornire massimo sostegno alla popolazione di Gaza.
Testimonianza della crisi umanitaria
La morte di Marah rappresenta una drammatica testimonianza delle conseguenze della crisi umanitaria che colpisce la Striscia di Gaza e sottolinea l’urgenza di interventi efficaci per affrontare le gravi problematiche legate alla salute e al benessere dei civili in quella regione.