Olbia: un uomo colpito da taser dai Carabinieri muore in ambulanza

Veronica Robinson

Agosto 17, 2025

Domenica 17 agosto 2025, un tragico evento ha scosso la comunità di Olbia, in Sardegna. Un uomo di 57 anni, originario di Sassari, è deceduto dopo essere stato colpito da un taser dai carabinieri durante un intervento per fermarlo. I fatti si sono svolti nel rione di Santa Mariedda, dove l’uomo, visibilmente alterato, ha creato panico tra i passanti.

L’incidente e le sue conseguenze

L’incidente è avvenuto nella notte di sabato, quando i militari sono stati allertati a causa del comportamento aggressivo dell’individuo. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo ha aggredito alcuni passanti e carabinieri intervenuti per calmarlo. In risposta alla situazione, i militari hanno deciso di utilizzare il taser per immobilizzarlo. Tuttavia, nonostante l’intervento, l’uomo ha perso conoscenza e, poco dopo, è deceduto durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale.

Reazioni delle autorità e della comunità

La notizia ha suscitato immediatamente reazioni da parte delle autorità e della popolazione locale. Il sindaco di Olbia ha espresso il proprio cordoglio per la famiglia della vittima, sottolineando l’importanza di un’indagine approfondita per chiarire le circostanze dell’accaduto. “È fondamentale comprendere cosa sia realmente successo e garantire che simili episodi non si ripetano”, ha dichiarato il primo cittadino.

Inchiesta e interrogativi sull’uso della forza

Un’inchiesta è stata avviata per esaminare le azioni dei carabinieri e le condizioni di salute dell’uomo al momento dell’intervento. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze di chi si trovava nei paraggi al momento dell’aggressione e dell’uso del taser. Questo episodio solleva interrogativi sull’uso della forza da parte delle forze dell’ordine e sulla gestione di situazioni di crisi, in particolare quando sono coinvolti individui in stato di alterazione.

Attesa di sviluppi futuri

La comunità di Olbia è in attesa di ulteriori sviluppi, mentre la notizia continua a diffondersi, attirando l’attenzione dei media nazionali e delle organizzazioni per i diritti umani. La speranza è che la verità emerga e che si possano adottare misure per prevenire futuri incidenti simili.

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