Aggressione all’ospedale di Udine, UGL Salute: “Il pulsante antiaggressione ha fatto la differenza”

Veronica Robinson

Agosto 18, 2025

Un episodio di **violenza** ha colpito alcuni **operatori sanitari** dell’Ospedale **Santa Maria della Misericordia** di **Udine**, avvenuto il **10 marzo 2025**. La prontezza di un **sistema di sicurezza**, attivato recentemente, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Grazie all’uso tempestivo del **pulsante antiaggressione**, installato solo poche settimane fa, è stato possibile allertare immediatamente le **forze dell’ordine**, le quali hanno arrestato l’aggressore, limitando i **danni** al personale.

**Gianluca Giuliano**, segretario nazionale della **UGL Salute**, e **Giuseppe Perricone**, segretario **UGL Salute Friuli Venezia Giulia**, hanno rilasciato una nota in cui esprimono la loro **solidarietà** agli operatori coinvolti. Hanno sottolineato l’importanza di dotare le **strutture sanitarie** di strumenti di **sicurezza** adeguati, evidenziando come tali dispositivi possano essere determinanti nel prevenire **tragedie**.

La necessità di una maggiore sicurezza negli ospedali

L’incidente di **Udine** ha messo in luce una questione cruciale: la **sicurezza** degli **operatori sanitari**. **Giuliano** e **Perricone** hanno dichiarato che l’episodio dimostra chiaramente come l’implementazione di **tecnologie di sicurezza** possa fare la differenza tra una situazione grave e un intervento risolutivo. Hanno evidenziato la necessità di adottare **misure di sicurezza** in tutte le strutture sanitarie del **Paese**, affinché simili episodi non si ripetano.

La **UGL Salute** ha rinnovato la richiesta al **Governo** e alle **autorità competenti** di adottare misure specifiche per garantire la **sicurezza** degli **operatori**. Tra le proposte avanzate vi è l’installazione di **pulsanti antiaggressione** in tutti gli **ospedali**, collegati direttamente con le **centrali operative** delle **forze dell’ordine**. Questa misura è vista come fondamentale per garantire una **risposta immediata** in caso di **aggressioni**.

Proposte per migliorare la sicurezza del personale sanitario

Oltre ai **pulsanti antiaggressione**, la **UGL Salute** ha suggerito di attivare **impianti di videosorveglianza** nei reparti considerati a maggior rischio. La **videosorveglianza** rappresenterebbe un deterrente efficace contro atti di **violenza** e consentirebbe di documentare eventuali episodi critici.

Un’altra proposta è quella di dotare il **personale** di **bodycam**, strumenti utili per registrare gli eventi e garantire una maggiore **trasparenza** nei casi di **aggressione**. Infine, è stata avanzata l’idea di istituire **posti fissi di pubblica sicurezza** all’interno delle **strutture sanitarie**, attivi 24 ore su 24, per garantire un **monitoraggio costante** e una risposta rapida in caso di necessità.

Un dovere morale e istituzionale

**Giuliano** e **Perricone** hanno concluso la loro dichiarazione sottolineando che garantire la **sicurezza** dei **professionisti della salute** è un dovere sia **istituzionale** che **morale**. Hanno affermato che ogni sforzo deve essere fatto per proteggere coloro che ogni giorno operano al servizio della **collettività**, spesso affrontando situazioni difficili e **rischi inaccettabili**. La **sicurezza** del **personale sanitario** non è solo una questione di protezione, ma un aspetto fondamentale per garantire un **servizio di qualità** ai **pazienti**.

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