La città di Napoli ha reso omaggio a Michele Noschese, conosciuto nel panorama musicale come Dj Godzi, scomparso prematuramente all’età di 35 anni. Il tragico evento si è verificato nella sua abitazione a Ibiza, dove è stato trovato senza vita. I dettagli sulla sua morte, avvenuta il 15 gennaio 2025, sono ancora oggetto di indagine e suscitano preoccupazione e tristezza tra i suoi cari e i fan.
Indagini sul decesso
Le autorità spagnole hanno attribuito il decesso a un presunto arresto cardiocircolatorio, legato a un uso prolungato di sostanze stupefacenti. Tuttavia, la famiglia di Noschese ha sollevato dubbi e ha avviato accertamenti privati, segnalando segni di violenza sul corpo del giovane artista. Secondo quanto riportato, sarebbero state riscontrate fratture alle clavicole e alle costole, elementi che fanno pensare a un possibile intervento esterno.
Cerimonia di commiato
La cerimonia di commiato si è svolta con grande partecipazione, tra fiori, lacrime e ricordi affettuosi da parte di amici e familiari. La bara, adornata con il tricolore italiano, ha rappresentato non solo il suo legame con la patria, ma anche l’amore e il rispetto che la comunità nutre per lui. Dj Godzi era una figura amata nella scena musicale, noto per il suo talento e la sua passione per la musica.
Discussione sull’uso di sostanze
La situazione ha scatenato un acceso dibattito sull’uso di sostanze e sulla sicurezza dei giovani artisti che si trovano spesso a fronteggiare pressioni enormi nel mondo dello spettacolo. Mentre le indagini proseguono, la famiglia di Michele continua a chiedere giustizia e chiarezza su quanto accaduto.