Oltre 343.862 ettari di vegetazione sono stati devastati dagli incendi che hanno colpito la Spagna dall’inizio del 2025, segnando un nuovo record per il territorio iberico. Questi dati sono stati resi noti oggi dal Sistema Europeo di Informazione sugli Incendi Forestali (Effis).
Nel 2022, il precedente record di superficie bruciata era stato di 306.555 ettari, ma quest’anno il dato è stato raggiunto con un numero significativamente inferiore di incendi: 223, rispetto ai 493 dell’anno precedente. Le autorità della Giunta della Galizia hanno definito la situazione come un vero e proprio “disastro”, con circa 40 incendi alimentati da temperature elevate e forti venti nel nord della Spagna. Il bilancio delle vittime è salito a quattro, a seguito della morte di un vigile del fuoco e del ferimento di un collega in un incidente avvenuto mentre tentavano di raggiungere il fronte del fuoco nei pressi di Ponferrada, in Castiglia e León.
Situazione critica in Galizia e castiglia e león
La provincia di Ourense è tra le più colpite, con oltre l’8% del territorio ridotto in cenere, corrispondente a più di 58.000 ettari. Il Centro di Coordinamento Integrale (Cecopi) ha segnalato il rischio di unione di due grandi focolai che minacciano di creare un vero e proprio “super-incendio”, che potrebbe complicare ulteriormente le operazioni di soccorso. La principale autostrada di collegamento, la A-52, è interrotta in diversi punti e almeno 16 strade sono chiuse, rendendo difficili i soccorsi, come riportato dalla Direzione Generale del Traffico. La linea ferroviaria ad alta velocità che collega Madrid e la Galizia è sospesa per il quinto giorno consecutivo.
In Castiglia e León, i 20 roghi attivi hanno portato all’evacuazione di 60 municipi e oltre 2.000 sfollati, secondo l’ultimo aggiornamento della prefettura. Particolare preoccupazione destano gli incendi che sono partiti da Canaleja (Leon), che continuano a espandersi oltre i confini regionali.
Evacuazioni e minacce ai parchi nazionali
Oggi, l’emergenza ha costretto all’evacuazione di tre borghi nella provincia di Palencia: Villalba de Guardo, Fresno del Rio e Mantinos, coinvolgendo circa 1.000 persone tra residenti e turisti. Di questi, 130 sono state accolte in un centro polisportivo a Saldana. Agli oltre 5.500 abitanti di Guardo, le autorità hanno consigliato di rimanere in casa per proteggersi dal fumo.
Domenica scorsa, la situazione ha interessato anche il Parco Nazionale dei Picos d’Europa, minacciato da tre fronti di fuoco, uno dei quali si dirige verso la Cantabria. Gli incendi hanno già costretto all’evacuazione di dieci località nella Valle di Valdeon.
In Estremadura, la situazione rimane drammatica a causa dell’incendio di Jarilla, attivo da sette giorni su un perimetro di 100 km e ancora “completamente fuori controllo”, come dichiarato dalle autorità regionali.
Immagini aeree e interventi militari
Le immagini aeree diffuse dall’aeronautica militare spagnola mostrano lo stato attuale di diversi incendi nel nord-ovest e nell’ovest della Spagna, ripresi dagli aerei Canadair. La Spagna si trova ora nella terza settimana di allerta per ondate di calore, mentre i vigili del fuoco continuano a combattere le fiamme, supportati da unità dell’esercito impegnate a contenere gli incendi.