Gli ultimi aggiornamenti forniti da Eurostat evidenziano un significativo cambiamento negli scambi commerciali dell’Unione Europea. Nel mese di giugno 2025, l’UE ha registrato un surplus di soli 8 miliardi di euro nelle transazioni con il resto del mondo, un valore notevolmente ridotto rispetto ai 20 miliardi di euro dello stesso mese dell’anno precedente. In particolare, il commercio con gli Stati Uniti ha subito una flessione del 10%, segnalando un impatto tangibile dei dazi imposti.
Andamento delle borse europee
Le borse europee mostrano un andamento negativo, con Milano che segna una perdita dello 0,2%. Situazioni più critiche si registrano a Parigi, dove il calo è del 0,7%, e a Madrid, con un decremento dello 0,5%. Questo scenario di incertezza si riflette nei mercati, influenzando le scelte degli investitori.
Performance di Leonardo
A Piazza Affari, il titolo che si distingue positivamente è quello di Leonardo, il colosso del settore difesa, che guadagna il 2,1%. Questo incremento suggerisce che gli investitori non si aspettano una conclusione imminente delle trattative che potrebbero interrompere il processo di riarmo in corso. La fiducia nel settore difensivo sembra quindi rimanere solida nonostante le attuali tensioni geopolitiche.
Difficoltà nel comparto bancario
Al contrario, il comparto bancario sta affrontando difficoltà , ma Mediobanca riesce a limitare le perdite, segnando un calo dello 0,5%. Gli investitori attendono con interesse l’assemblea di giovedì, che avrà il compito di approvare l’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. Questo evento è atteso con attenzione, poiché potrebbe influenzare le dinamiche del mercato bancario.
Prezzi del petrolio e gas naturale
Le aspettative di un accordo commerciale hanno contribuito a mantenere basse le quotazioni del petrolio, nonostante un leggero recupero. Attualmente, il prezzo del WTI americano si attesta a 62,4 dollari al barile, con una diminuzione di oltre il 7% rispetto al mese scorso. Anche il gas naturale, quotato sulla piazza di Amsterdam, si avvicina ai minimi storici, registrando un prezzo di 31,4 euro al MWh, un livello che non si vedeva da un anno.