Tel Aviv: cinquecentomila manifestanti chiedono la liberazione degli ostaggi e la pace a Gaza

Veronica Robinson

Agosto 18, 2025

Domenica sera, quasi cinquecentomila persone hanno affollato le strade di Tel Aviv per esprimere la loro richiesta al governo israeliano di giungere a un accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi e di porre fine alla guerra a Gaza. Questa manifestazione si è rivelata un evento di grande rilevanza, segnando un momento cruciale nella storia recente del paese.

Partecipazione alla mobilitazione

Secondo le stime fornite dagli organizzatori, la giornata di sciopero ha visto la partecipazione di circa un milione di israeliani in tutto il territorio nazionale, rendendo questo evento la mobilitazione di protesta più significativa dall’inizio del conflitto. La richiesta di pace e giustizia ha risuonato forte, evidenziando il desiderio collettivo di una risoluzione pacifica.

Dichiarazione del forum

In una dichiarazione rilasciata dal Forum delle famiglie degli ostaggi e riportata dal Times of Israel, si legge: “L’intero popolo di Israele vuole il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra.” Questo appello ha trovato eco nelle immagini aeree catturate da droni, che hanno mostrato un mare di persone unite nel loro intento, sventolando bandiere e manifestando per le strade della città.

Posizione del governo

Tuttavia, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso una posizione contraria alle manifestazioni, sottolineando che chi chiede una cessazione immediata delle ostilità senza prima aver sconfitto Hamas sta, in effetti, rafforzando le fila del gruppo terroristico islamista. Netanyahu ha ribadito la decisione del governo di prolungare l’occupazione militare a Gaza, mettendo in evidenza le sue preoccupazioni riguardo alla sicurezza nazionale e alle implicazioni di una pace affrettata.

Dibattiti e pressioni sociali

Questa situazione complessa continua a generare dibattiti intensi tra la popolazione israeliana, con una crescente pressione per trovare soluzioni che possano garantire sicurezza e libertà per tutti. La mobilitazione di ieri rappresenta non solo una richiesta di pace, ma anche un segnale forte della volontà popolare di affrontare le sfide che il paese sta vivendo.

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