Un uomo di 41 anni perde la vita a Genova dopo essere stato colpito da un taser dei carabinieri

Rosita Ponti

Agosto 18, 2025

Un nuovo episodio di cronaca ha colpito l’Italia, evidenziando nuovamente il controverso utilizzo del taser da parte delle forze dell’ordine. Il 5 agosto 2025, un uomo di 41 anni è deceduto a Sant’Olcese, un comune situato nell’entroterra di Genova, dopo essere stato colpito da una scarica elettrica. Questo evento segue la morte di Gianpaolo Demartis, 57 anni, avvenuta il giorno precedente a Olbia, anch’essa legata all’uso del taser.

Incidente a Sant’Olcese

L’incidente a Sant’Olcese ha avuto inizio quando il cittadino albanese ha dato in escandescenze nel suo appartamento a Manesseno, spingendo i vicini a contattare le autorità. Gli agenti dei Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno tentato di immobilizzarlo utilizzando il taser. Dopo un primo tentativo fallito, il secondo colpo ha avuto effetto, ma l’uomo è crollato a terra e, nonostante i soccorsi, è deceduto in ambulanza a causa di un arresto cardiaco. La Procura di Genova ha avviato un’inchiesta per accertare le circostanze dell’accaduto e disporre l’autopsia.

Dibattito sull’uso del taser

Il dibattito sull’impiego del taser è tornato a infiammarsi in seguito a questi eventi. Questo dispositivo è stato introdotto nel 2022 nelle dotazioni delle forze dell’ordine italiane dopo un periodo di sperimentazione. Nel caso di Demartis, si è appreso che la vittima aveva precedenti penali e, secondo i familiari, soffriva di una cardiopatia.

Indagini sui carabinieri coinvolti

In seguito all’incidente di Sant’Olcese, i due carabinieri che hanno utilizzato il taser sono stati iscritti nel registro degli indagati. Questa procedura è standard e consente ai militari di avvalersi di consulenti per partecipare agli accertamenti tecnici legati all’indagine. La decisione di aprire un’inchiesta è stata presa per garantire la massima trasparenza e chiarezza sul caso.

Le indagini si concentreranno su diversi aspetti, tra cui le modalità di intervento dei carabinieri e le condizioni di salute dell’uomo colpito. Gli sviluppi di queste inchieste potrebbero avere ripercussioni significative sull’uso del taser da parte delle forze dell’ordine, già oggetto di discussioni accese in ambito pubblico e politico.

Il caso di Sant’Olcese, assieme a quello di Olbia, solleva interrogativi sull’efficacia e la sicurezza dell’utilizzo del taser, in particolare in situazioni di emergenza e di grande tensione. Le autorità competenti si trovano ora a dover affrontare un tema delicato, che tocca aspetti cruciali della sicurezza pubblica e dei diritti dei cittadini.

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